Lettera a Babbo Natale [³]
Caro Babbo Natale,
ho sempre trovato molto ingiusto il fatto che tutti da bambini ti scrivano, e che appena scoprono che non esisti lascino perdere e rivolgano le loro richieste alle autorità competenti, di solito dotate di portafoglio e patria potestà. E’ così noioso fare richieste direttamente a chi può soddisfarle, non c’è gusto. Prendi il blog: il gusto è tutto nel parlare al vento; il resto lo si potrebbe scrivere su un diario e in una manciata di mail. Ma vuoi mettere il piacere di un sanno vecchio Message in a bottle?
Così, negli ultimi due anni ti ho scritto, e la cosa è stata abbastanza catartica. Però le mie richieste non le soddisfi mai, e non fosse che parlare a vanvera è una cosa che mi piace davvero tanto, forse smetterei. Invece continuo, e, siccome non mi ascolti, ti scrivo sempre più o meno le stesse cose. Comprendimi, ormai è quasi una questione di tradizione. No, non c’entra niente la mancanza di tempo. E non è neanche un bieco trucco. Ma cosa ti viene in mente.
Da bambino comporre la lettera per chiederti cosa avrei voluto mi portassi in dono era una cosa che mi richiedeva dei giorni, ricordo interminabili pomeriggi passati a decidere se era meglio il castello dei Lego o una manciata di cattivi dei Masters, e per formulare complesse captatio che ti disponessero dell’umore migliore. Poi a un certo punto ho smesso: invece dei Masters cominciavo a desiderare dei videogiochi e non riuscivo a credere che i tuoi elfi avessero fatto un corso di aggiornamento per riuscire a produrre Super Mario. Poi a un certo punto mi hanno pure detto che non esistevi (ammettilo, la storia della slitta, delle renne e degli elfi non è molto credibile; per non parlare del fatto che vìola ogni legge della fisica), e la questione sembrava chiusa.
Ma ora ho deciso che visto che di Parmenide non c’ho mai capito nulla e che faccio sempre un gran casino tra essere e non essere, che tu esista davvero o meno non ha poi così tanta importanza. L’importante è poterti raggiungere, e il fatto che due anni fa tu avessi un blog (ottima cosa aprirne uno, è un’idea così originale!), l’anno scorso fossi pure reperibile via AOL Messenger e quest’anno ti fossi fatto anche un podcast, mi dà buone speranze.
Allora, caro Babbo Natale, cosa voglio per regalo? Ho pensato che le cose che vorrei di più sono tutte impossibili, quindi non te le chiedo neanche. Sarebbe bello se ci fosse la pace nel mondo, se il terrorismo scomparisse, se si trovassero cure definitive per AIDS, cancro e influenza aviaria (ammesso che esista), se il governo Berlusconi cadesse domani, se Costanzo scomparisse dalla faccia della terra insieme al suo baraccone di nani, ballerine, GrandiFratelli e Costantini e se le prossime versioni di Windows cominciassero non dico a funzionare ma almeno ad avere un funzionamento vagamente logico; ma sono tutte cose talmente improbabili che mi pare inutile chiedertele. Sono cose esagerate anche per te: tu non sei onnipotente, e l’unico che lo è ha uno strano senso dell’umorismo.
(continua)
se aspetti un windows decente fai prima a comprarti un mac :)
post atipico!
treni in orario si possono avere?
Io vorrei che smettesse di piovere così da andare nella nuova megafantastica pista di pattinaggio su ghiaccio urbinate!!Ehi ma è proprio sotto il Palazzo Ducale!!Grazie Carrabs!!
BH
Ma si festeggia Babbo Natale o Shezan Mastrolindus genio della lampada? :
fate i bravi bimbi…altrimenti vi porto il carbone nero nero nero…
Babbo Natale
Fu nella ‘prima edizione’ della lettera a Babbo Na*s*ale che chiedesti la trilogia di The Work of Director?
mi hai fatto venire voglia di scrivere una lettera a babbo natale. era da un po’…
caro ink, non è necessario chiedere al babbo di far scomparire baracca e costanzini. io non li vedo da un pezzo, sto alla larga da certi canali e da certi orari, e praticamente non esistono :)
poi magari li vedo su blob, ma a quel punto c’è anche un certo fascino grottesco che mi fa tanto ridere…
non vi sarete per caso persi bruno vespa dalla clerici ieri su blob?
cinque minuti buoni in cui stendeva la pasta e allo stesso tempo parlava di morti ammazzati, nazisti, partigiani, crimini da una parte dall’altra e chi più ne ha…
e ogni tanto sorrideva e ammiccava viscido facendo notare le manine sante della clerici “come sei brava!”.
ah, che bei momenti…
ecco, bruno vespa ultimamente è più invasivo, perchè non chiediamo di eliminare lui a babbo natale?
fagorgo
io mi accontenterei anche di uno z4 o perchè no anche un CL a sua discrezione, magari anche usati, non faccio problemi… ^^
Oh. Scusa per il senso dell’umorismo. Ci sto lavoranso :P
Tu sbagli indirizzo.
Scrivere una lettera a Babbo Natale quest’anno sarebbe come urlare da un albero in Amarcord :)
Pero’ mi accontenterei anche di poter aprire i concerti nel tour di “Jam e le Hologram” o una scheda audio profesisonale che non faccia “suotaur” o “quparkak” quando registri dal mixer….
…ci lasci proprio con il fiato sospeso…
Miss Ann Abin