Nelle scorse settimane io e il mio co-titolare di Impronte Digitali siamo stati un po’ più affaccendati dal solito (io sono stato al Primavera Sound di Barcellona, lui al Salone del libro di Torino), quindi per la puntata di lunedì abbiamo deciso di chiamare in nostro soccorso Francesca. La vostra beniamina non si è fatta pregare, e in quattro e quattr’otto ha tirato fuori dal cappello una puntata coi fiocchi: unendo i puntini che tra i due eventi di cui sopra passano dal Festival di Cannes (anch’esso svoltosi nelle scorse settimane), ha avuto la bella idea di fare una chiacchierata con Michele Gravino, che di questi tempi tiene un gran bel blog sul sito del National Geographic che si chiama Viaggi da fermo, e che proprio al surreale luogo in cui è ambientata l’opera dell’unico italiano premiato sulla croisette ha dedicato il suo post più recente.
In questo viaggio tra gli eventi della settimana ci siamo quindi fermati a Tristan da Cunha, sperduta isoletta in mezzo all’Oceano Altantico che vince il premio di luogo più isolato del mondo (più di 2000 chilometri dal posto più vicino, che non è poi una gran metropoli ma l’isola di Sant’Elena in cui fu esiliato Napoleone) e in cui è ambientato 37° 4 S, cortometraggio di Adriano Valerio che ha preso una menzione speciale al Festival di Cannes. E’ stata un’ottima scusa per parlare con Michele del suo bel blog, che parte da eventi o storie di cronaca per esplorare alcuni luoghi del mondo grazie a tecnologie come Google Maps o Street View; un’idea che semplice che però funziona a meraviglia.
Qua sotto c’è il podcast. Buon ascolto.