lunedì, 01/02/2010

Banjo alla conquista del mondo

In quello strambo e incoerente piccolo mondo che impropriamente chiamiamo musica indie, Banjo or freakout è ormai una piccola celebrità. Il suo grado nella catena alimentare continua lentamente a salire, e se esistesse una cosa insensata come una classifica internazionale dell’hype, Banjo si troverebbe al momento piuttosto in alto, e certamente sarebbe il nostro connazionale nella posizione più elevata della lista.

 

La sua storia è nota: Alessio Natalizia, già voce e chitarra dei torinesi Disco Drive, si prende una lunga pausa dalla band, si dedica a un progetto solista di pop riverberato, narcolettico e sognante e complice la sua residenza londinese e un blog pieno di cover personalissime comincia ad attirare le attenzioni dei tastemaker che contano. Seguono vari tour in ottima compagnia (a breve sarà in giro con i Soft Pack), un EP e un po’ di singoli e tra poco l’LP di esordio, in corso di registrazione in questi giorni a New York City con la produzione di Nicolas Vernhes (già al lavoro con Animal Collective, Deerhunter, Dirty Projectors e Fiery Furnaces) e -pare- il marchio Bella Union (Fleet Foxes, Midlake, Devics, chevvelodicoaffà). 

 

Un paio di settimane fa Banjo è stato ospite da quel bell’omino di Huw Stephens su BBC Radio1 e ha registrato una session live nei leggendari studi di Maida Vale, proponendo i suoi pezzi migliori (tra cui la mia preferita Left it alone e la nuova Move out) e parlando della sua musica, della registrazione del disco e, ovviamente, dell’Italia. Dove -l’amara verità- facendo musica del genere non uscirai mai dai soliti piccoli circuiti, e certamente non arriverai mai a suonare negli stessi studi in cui hanno suonato Bowie o Hendrix.

 

 

Banjo or freakout – Left it alone (Maida Vale BBC1 session) (MP3)

Banjo or freakout – Move out (Maida Vale BBC1 session) (MP3)

 

 

Huw Stephens 22 jan 2010  – Puntata completa (MP3)

 

4 Commenti a “Banjo alla conquista del mondo”:

  1. utente anonimo ha detto:

    infatti i disco drive ora potrebbero anche sciogliersi, per quanto siano tra le poche band italiane a non sfigurare (troppo) di fronte ai gruppi anglosassoni.

  2. utente anonimo ha detto:

    Questo qua già prometteva con i Disco Drive. A differenza di molti che s’accontentano di tirarsela da "artisti" nel proprio circoletto di sfighè di provincia ha preso ed è andato. Rispetto, anche solo per questo.

  3. inkiostro ha detto:

    Qualche mese fa era stata annunciata Bella Union (era anche nel sampler 2010).
    Quindi? XL?

  4. utente anonimo ha detto:

    non esce su Bella U.
    m.