giovedì, 21/01/2010

Eye of the Rural Alberta Tiger

Il disco d’esordio dei Rural Alberta Advantage Hometowns è stato senza ombra di dubbio uno dei migliori dischi usciti lo scorso anno. Molti, come il sottoscritto, col tempo se lo sono un po’ dimenticato perchè in realtà l’album risale (almeno) all’anno prima, quando era stato autoprodotto dalla band stessa e aveva avuto una certa fortuna in alcuni festival americani e su qualche blog. Io ne parlai su queste pagine ad agosto del 2008, e poi ebbi modo di vederli dal vivo al South by Southwest dello scorso anno, occasione in cui il loro indie-folk sguaiato e NeutralMilkHotellico mi conquistò senza possibilità di ritorno.

 

Ieri l’etichetta della band (la benemerita Saddle Creek) ha pubblicato un 7 pollici che, dietro il singolone Drain the blood presenta una curiosa versione acustica di Eye of the Tiger, grande anthem dei misconosciuti Survivor pubblicato nel 1982 e reso celebre da Rocky III (di cui era il tema).

So che c’è chi si sta adoperando per portare i Rural ALberta Advantage in Italia a fine primavera. Facciamo in modo che la cosa si avveri, ok? Altrimenti vengo là e vi spiezzo in due.

 

 

 

The Rural Alberta Advantage – Eye of the tiger (Rocky III OST cover) (MP3)

 

 

 

[sì, lo so che «Ti spiezzo in due» è da Rocky IV. Ma poi non mi veniva la chiusura]

2 Commenti a “Eye of the Rural Alberta Tiger”:

  1. utente anonimo ha detto:

    li ho visti una manciata di mesi fa.  carucci ma nulla di piu’.  lui e’ un crowd appeaser e questo me lo fa stare un po’ sui coglioni.  lei e’ caruccia ma non fa una beneamata mazza sul palco.  il batterista invece si fa un discreto mazzo.  ricordo che sotto l’effetto di tre birre feci una digressione al mio compare di concerto (penso fosse dario) sul fatto che fare una cover di eye of the tiger fosse in realta’ super uncool (penso ce l’avessi col mischiare catchy tune con intento ironico).  ad ogni buon conto, sto commento e’ prodromico alla seguente affermazione: la cover di viva forever delle spice girls fatta da jim o’rourke e’ il meglio che il genere possa offrire (da sobrio, contraddice in pieno la mia stroncatura di eye of the tiger, motivata, probabilmente, dalla mia avversione dei confronti del cantante — spero solo che lei non gliela molli). 

    matte

  2. utente anonimo ha detto:

    Perdonato per la chiusura.
    Bel gruppettino (visti a Montreal nel bel mezzo di un festival osceno).
    La percussionista-corista-etc merita…

    Ancora non ho sentito la canzone ma la sola idea mi ha rimesso in piedi una giornata di merda.
    Daje,
    Francesco