venerdì, 05/06/2009

Notte raminga e fuggitiva

Notte raminga e fuggitiva lanciata veloce lungo le strade d’Emilia a spolmonare quel che ho dentro, notte solitaria e vagabonda a pensierare in auto verso la prateria, lasciare che le storie riempiano la testa che così poi si riposa, come stare sulle piazze a spiare la gente che passeggia e fa salotto e guarda in aria, tante fantasie una sopra e sotto all’altra, però non s’affatica nulla. Correre allora, la macchina va dove vuole, svolta su e giù dalla via Emilia incontro alle colline e alle montagne oppure verso i fiumi e le bonifiche e i canneti. Poi tra Reggio e Parma lasciare andare il tiramento di testa e provare a indovinare il numero dei bar, compresi quelli all’interno delle discoteche e dei dancing all’aperto ora che è agosto e hanno alzato persino le verande per godersi meglio le zanzare e il puzzo della campagna grassa e concimata. Lungo la via Emilia ne incontro le indicazioni luminose e intermittenti, i parcheggi ampi e infine le strutture di cemento e neon violacei e spot arancioni e grandifari allo iodio che si alzano dritti e oscillano avanti e indietro così che i coni di luce si intrecciano alti nel cielo e pare allora di stare a Broadway o nel Sunset Boulevard in una notte di quelle buone con dive magnati produttori e grandi miti. Ne immagino ventuno ma prima di entrare in Parma sono già trentatré, la scommessa va a puttane, pazienza, in fondo non importa granché. [#]

Le straordinarie e immortali parole di Pier Vittorio Tondelli (da Viaggio, uno dei racconti milgiori di Altri libertini) sono state l’incipit del secret show di stasera alla Unhip Factory, dalle parti di Piazza Santo Stefano nel pieno centro di Bologna.  Sul palco Vasco Brondi (alias Le luci della Centrale elettrica) supportato dallo scrittore Enrico Brizzi col quale ha duettato in un paio di reading delle parole di Tondelli prima di lanciarsi in un insolito set acustico che non ha lasciato il pubblico indifferente. Qua sopra una foto rubata all’evento via cellulare, visto il rigoroso divieto di riprese audio-video.
Una serata che sarebbe piaciuta a Tondelli, probabilmente.

 

4 Commenti a “Notte raminga e fuggitiva”:

  1. utente anonimo ha detto:

    Beh, da ex abitante del Pratello (solo per un anno, ormai 10 anni fa) devo dire che è bello leggere di cose del genere che accadono ancora, nella "mia" Bologna. Un saluto dal Canada…

  2. Ari ha detto:

    bello scoprire queste cose quando sono già successe, sì. :(

  3. utente anonimo ha detto:

    Non c’ero, e mi spiace. Ma sentire di questa cosa fa un effetto strano, tipo un single malted al Pratello.

    Ogni tanto questa città respira a fondo. E fa un bel rumore.

    [mu]

  4. utente anonimo ha detto:

    Mi aspettavo che i due interagissero un po’ di più, ma a quanto pare era il loro primo incontro, e chissà, magari era solo un primo assaggio di qualche progetto futuro.

    Menzione d’onore anche alle birrette fresche, agli spritz fai-da-te, e a Brondi che chiude l’esibizione con un “è fatta” da manuale.

    ciao, enzo