Charlie fa surf, il nuovo singolo dei Baustelle, è una delle canzoni più mostruose che mi sia capitato di sentire ultimamente.
Non so spiegare esattamente il perchè. Non è la solita storia della band indipendente che diventa major e fa i singoli commerciali, nè un giudizio prettamente musicale (è power pop iper-melodico, nel suo genere non è neanche male), e neanche un discorso strettamente contenutistico (il namedropping di droghe in un pezzo simile non era iconoclasta neanche ai tempi dei Prozac+); è una somma di tutto questo, e molto di più. E’ la consapevolezza che è un successo annunciato, e la consapevolezza che un pezzo così possa essere un successo annunciato nell’anno domini 2008 in questa italietta in cui un gruppo colto e intelligente decide di tagliare la sua spocchia a misura dei fan di Maria De Filippi, e che l’operazione funziona dannatamente bene.
E’ un pezzo mostruoso.
Irresistibile.
Molto meglio (con un parere che sembra opposto al mio ma alla fine è uguale) dice Fabio De Luca nel suo Tumblr:
I ♥ il nuovo singolo dei Baustelle. I ♥ la rima “quanta roba si fa/MDMA”, l’incedere da Dinosaur Jr che fanno una cover dei Cure, il fatto che non si capisca se stanno dalla parte di Charlie oppure no, e neppure se Charlie sia fascio oppure se lo siano i Baustelle, il dipingere un mondo ormai conclamatamente post- qualunque cosa, la superficialità “di spessore” e la totale assenza di ironia (Assante, non stanno cercando di essere ironici: casomai laconici.) Sono i CCCP del 2008, fatevene una ragione. [#]
Baustelle – Charlie fa surf (radio rip) (MP3)
Baustelle – Charlie fa surf – video (YouTube)
i baustelle mi fanno cagare
A me i Baustelle fanno davvero ridere, una band da quattro soldi spinta veramente bene. Dal vivo poi p necessario munirsi di soffici cuscini, band così noiose non ne ho mai viste.
Di gente brava e capace in Italia ce n’è basta cercare, nel mio ultimo post ho svelato due perle nascoste dell’Italia musicale, ma senza la giusta spinta dove andranno?
Baustelle sucks! Almeno per me :)
A mio modesto avvisto il testo funziona proprio in virtù della sua ambiguità: se lo giri da una parte sembra una critica ai teenager debosciati, dall’altro sembra invece un attacco alla società che quei teenager li forgia, incapace di dargli veri stimoli, di educarli (genitori superficiali, scuole inesistenti) e di dargli un fine nella vita. Ma una volta fatto ciò, il nostro beneamato sistema è ben pronto a crocifiggerli non appena si allontanano dall’ideale del bravo ragazzo casa-chiesa-studio-lavoro. Ovviamente secondo me il caso è il secondo, e l’ironia è palpabilissima se non esplicita.
E poi secondo me tutto questo astio è dovuto al fatto che vi rode perché non riuscite a smettere di canticchiarla.
per la precisione, in un paio di passaggi ricorda la sigla di Galaxy Express (aka Fantasy), degli Oliver Onions…
;-)
Il pezzo sembra la sigla di un cartone animato.
però c’ha un tiro della madonna e funzionerà.
Detto questo, i Baustelle fanno solo quello che devono fare.
E almeno tanto meglio della merda usuale.
Sa di finto, si. Ma la loro storia non lo è. E’ da vedere se lo è il nuovo disco.
domande:
1 – ma charlie non si faceva di eroina?
2 – può essere che questa canzone è talmente brutta che diventa quasi bella?
3 – può essere che inkiostro sia la ragazza di fabio de luca?
Tu scrivi: “E’ la consapevolezza che è un successo annunciato, […] in questa italietta in cui un gruppo colto e intelligente decide di tagliare la sua spocchia a misura dei fan di Maria De Filippi, e che l’operazione funziona dannatamente bene”. Diciamocela tutta: il Bianconi ha visto cosa succede (e quanti soldi si fanno) a scrivere cagate come quelle che ha regalato a Irene Grandi (“Bruci la città… Io non posso che adorare
non posso che leccare
questo tuo profondo amore”, cit.) e dunque ha esattamente deciso, come hai detto genialmente tu, di tagliare la sua spocchia a misura di Amici. Una prece.
Wallace Henry Hartley
ma il power-pop sarebbe il rimedio naturale per chi non può farsi prescrivere il viagra?
“Insomma, un dibattito sull’integrità artistica lo lascio agli adolescenti, o al limite al forum del Mucchio.”
prima grande frase del 2008.
Tutta la mia stima all’autore.
Cantare di Mdma a 40 anni, dovrebbe essere meno cool di farlo a 30. A meno che uno non voglia diventare come Keith e dire che s’è sniffato le ceneri del padre. Però, almeno lui è così. E dopo possono solo imitarlo…
A me sempre un pezzo “ad arte”, soprattutto per il fatto che c’è una critica al paese bigotto: una critica semplice in stile giovinastri vs matusalemme. Che non c’era nelle loro vecchie canzoni e che ha il solo scopo di far presa sui ggiovani
Chissà se il Bianconi ha imparato a cantare dal vivo…
Però io che sono un Sanremistico dico che, averne, dei Bianconi al Festival. Specchio dei tempi che passano, piacciano o non piacciano. NB. Le vacanze dell’83 partecipò a un Festival di Fuori Target (you know what) nel settembre 2001, quando erano ancora noti poco più che al pubblico do Vitaminic. Vinse Paolo Frescura.
“… the sycophantic slags all say:
I knew him first and I knew him well…”
Vorrei morire ayatollah
Vorrei star fermo è una formalità
Ho quindici anni
Non ho arte non ho parte
Un cane abbaia senza pietà
Vado dal culo mentre il mondo va
Spara cane spara
Spera cane spera
Alleluja
Alleluja
Non ricordo più bene
Non è mica facile
E non è colpa mia se esistono carnefici
Se esiste l’imbecillità
MDMA
Se le panchine sono piene di gente che fa surf
E’ questione d’equilibrio
E’ una questione di qualità
Come decidere di eliminare i capelli che portiam
Noi siamo delle lucciole
Con le antenne alzate verso il cielo
E le mani chiodate
Io lo so che lavoro
Anche quando non lavoro
Io lo so che sto male
Anche quando non sto male
E studio e piango e mi fondo con il metal e con il fango
Up patriots to arms
Alleluja
Juri fa surf, quanta roba si spara
Per molti è santità
MDMA
Non abbiate pietà
Crocifiggetelo in TV
Sfiguratelo con fumi e raggi laser
Felicitazioni
Engagez-Vous
Mi piace il golf e l’r’n’b
La musica contemporanea mi butta giù.
Mandiamoli in pensione preti sullo skate
Per farla finita con il suono dei motorini
Ho scaricato tonnellate di
Porno senza sottotitoli
Che guardo quando sono solo
Io lo so che non sono solo
Anche quando guardo i porno
Io lo so che non sono solo
Anche quando guardo i porno
Prendo pastiglie che contengono
Caffè e sigarette
L’energia che si scatena
Che pompa sangue nelle vene
Andate a farvi fottere
Juri fa baseball, quanta pizza si fa
Se esiste l’imbecillità
Un mondo di grandi
L’Impero della musica
Non abbiate pietà
Le lacrime di una mamma
Le idee di uno studente
La paroxetina
Quanto bene gli fa
Alleluja
Alleluja
Felicitazioni
Felicitazioni
Si ama, si odia, o si resta indifferenti.
Pensavo fosse amore invece era un Baustelle
[..] Inkiostro la butta giù un po’ dura ma non avrei saputo scriverne meglio: funziona In due personalissime parole, mi sta sul cazzo ma genera dipendenza. Il gioco inizia a mostrare la corda, fucili carichi per l’uscita del disco… [..]
Ho capito bene? Il power-pop è nato dai Finley? Pensavo che loro avessero inventato il punk, come gli Articolo 31 hanno inventato l’hip-hop. Sbaglio qualcosa?
pazzesco … dico solo una cosa … al di là dei gusti personali, dire che i baustelle fanno powerpop è sbagliarsi, punto. Il powerpop è quel pop che si avvicina al punk, pur rimanendo commerciale. E’ nato da band come Finley, e da filoni emo in generale. Ora non mi sembrano che musicalmente questi gruppi con i baustelle abbian molto in comune. Al di là dei limiti che impongono le etichettature del genere, i Baustelle a partire dal nome per arrivare ovviamente al loro sound, fanno musica ricercata e “fine”. E suonano un pop difficile ormai da trovare in giro. Punto.
i ragazzi venuti dallo spazio…
ce ne fossero di gruppi come i baustelle in italia… sarebbe senza dubbio un paese migliore…
il bianconi è un predestinato. sin dall’anno 2000 maneggia la materia pop meglio di qualunque altro…
lo si può amare, lo si può detestare, ma non ha rivali…
dj nepo
Mostruoso
[..] Ad il nuovo singolo dei Baustelle non è piaciuto un granchè. () [..]
Ratzinger
ma chi cazzo è sto pastore di chi cianciate????
un pezzo che tira…ma il facicone nel video simile a quel deficiente di pastore me l’ha fatta un po’ odiare…e basta che il tipetto la smetta di continuare a paragonarsi al bianciardi del nuovo millennio…
e comunque mi piacerebbe usare la mazza da baseball su pastore…scusate l’insistenza…
and
ma giusto per curiosità: qualcuno ha osato avvicinare il rip al baustellometro? che succede, cortocircuito?
Vi prendete tutti un po’ troppo sul serio, quando si parla di canzonette.
Wiseacre
maledeeeetti!
zucca.
Io credo che la canzone pop sia un’arte, come altre, e magari più degna di altre (preferisco molte canzoni pop alla merda dei barattoli, anche se non tutte).
A questo punto mi sembra assurdo lamentarsi del paraculismo dei Baustelle, più o meno come prendersela con Michelangelo perché pitturava nudi o Picasso coi suoi cubi o Wharol che copiava sempre. Insomma, un dibattito sull’integrità artistica lo lascio agli adolescenti, o al limite al forum del Mucchio.
A me in casi come questi viene sempre in mente Serge Gainsbourg (e lì si vede quanti anni ho): uno che del paraculismo pop ha fatto arte suprema. Non si è mai sognato di rappresentare una “sua generazione” (sono velleità adolescenziali queste, appunto). Veniva sempre da un’altra parte, coglieva tutte le tendenze e le replicava nel modo più superficiale possibile. Quando c’era l’esistenzialismo faceva il pezzo sulle foglie morte (già citazionista), poi c’è stato lo yé-yé e ha fatto la canzone, poi il reggae e ha fatto reggae, eccetera eccetera eccetera. Anche i fenomeni di costume che potevano sembrare profondi, nei suoi testi diventavano subito etichette, griffes.
I Baustelle fanno più o meno la stessa cosa, anche se purtroppo hanno un repertorio di giri armonici un po’ più limitato: non ci trovo niente di male, anche se nulla di interessante.
E l’ironia? L’ironia è un’altra cosa, e confina pericolosamente col moralismo. Il paraculismo è un atteggiamento diverso: ci si libera alla corrente, tentando di galleggiare in superficie, molto curiosi dei posti che si visiteranno.
concordo in tutto e per tutto…per quanto mi sforzi di togliermela dalla testa, per quanto mi sforzi di dirmi che è un’accozaglia di luoghi comuni adolescenziali e lalalala, non riesco a smettere di cliccarci sopra play
a me sinceramente non piace. il ritornello è una seconda voce di “la guerra è finita”. la sua voce ha più autotuner di cher in do you believe. questa analisi sociologica da crepet piacerà ai ragazzini come il già fu “puttana la maestra” (ma forse lì c’era meno premeditazione).
la produzione è alla 883 (non necessariamente un male), patinata e levigata a dovere (mr rossi docet).
detto questo non esiste al momento una band in italia con il loro appeal commerciale (quel piaccio a tutti ma sono comunque cool che aveva battiato negli ottanta e che i bluvertigo non sono mai riusciti a raggiungere). detto questo venderà un sacco di dischi e bianconi assurgerà a cantore del suo tempo, almeno per il mondo alla crepet o alla cattellan, uno per dire che ci mette le idee e poi l’opera se la fa fare.
alain
mi sa che quel charlie con le mani inchiodate di catellan ne ha messi un po’ in difficoltà…
io quoto davvero ncp, a questo punto rivaluto tiziano ferro
Junkiepop
Maschile singolare, principe di festa
Iniziazione presso Mamma DMA
Piacere, siamo tutti esperti di chimica
Subsonica, Alta Voracità
a me il ragazzino punitore con mazza da golf ricorda più che altro il “Paranoia Agent” di Satoshi Kon…
E tu sei l’hit single di Charlie. Ricordi?
Siete tutti un branco di Charlies. E vi brucia.
Melodicamente il ritornello ricorda Liberty di Steve Vai, gia’ ripresa da Tozzi in Gli Altri Siamo Noi, che in realta’ prendono tutte dalla Nona di Ludovico Van.
Cio’ detto, l’arrangiamento e’ un rip-off di un qualsiasi pezzo degli Strokes (il battito di mani e’ tale quale a quello di 12:51), che a loro volta fanno rip-off dei Television, che a loro volta fanno rip-off dei Velvet Underground, che a loro volta …
Sono troppo stupido per inalberarmi in analisi piu’ profonde sul messaggio (ne’ sinceramente penso che un pezzo bruttarello cosi’ lo meriti).
Re anonimo #3, noto solo che per molto meno Junkiepop era stato crocefisso (vabbe’ scriveva sul suo blog, ma comunque).
m.
—>
i Subsonica no.
vi prego.
i Subsonica no.
ugo
Non credo siano paraculi e abbiano cercato scientificamente di tirar fuori un pezzo che venda, così come non credo siano così raffinati (o perversi) da aver coscientemente fatto un’operazione di detournement “faccio un pezzo che piacerà a quelli di cui parlo nel pezzo, sparando merda su di loro senza che loro se ne accorgano” (che è la cosa che fa Frankie Hi-NRG, ad esempio). In questo il pezzo è molto CCCP («non studio, non lavoro, non guardo la tv, non vado al cinema, non faccio sport…») nel suo utilizzare la forma della banalità per mettere in scena… la banalità, già. Lasciandoti col sospetto – ma non la certezza – che tutto sia più profondo (Clash, Apocalypse Now, pure Cattelan…) di quel che sembra. Ed è questo che ci sta facendo rosicare, a noi tutti, da una settimana, no? Che non si capisca da che parte stanno. Se sono paraculi oppure ancora dei nostri.
A me invece quello che piace è proprio l’ambiguità multistrato del pezzo. Che letto da una certa angolazione sembra quasi fascio, però se appena ti sposti sembra un testo tenerissimo di affetto e quasi compassione per un quindicenne cretino vittima dei suoi tempi. E in questo secondo me (esagerando un po’, ok) sono come i migliori Smiths, quelli di pezzi come “Death of a disco dancer” ad esempio.
Il problema, temo, è che il pezzo NON sarà un successo di massa. Mi auguro di sbagliarmi (in genere non ci azzecco mai) ma temo che avrà un ottimo airplay, ma non diventerà mai l’inno del pubblico di “Amici” perché ha qualcosa di “strano” di cui noi nemmeno ci accorgiamo (perché è una stranezza a noi familiare). Perché nonostante il ritornello perfetto è un pezzo più di testa che di panza (come è invece “La glaciazione” dei Subsonica). Spero di sbagliarmi.
fdl
“pochi lampi di genio nazionalpopolare”
[..] si fa un discreto parlare del nuovo singolo dei baustelle (ad esempio qui). io lo trovo vicino al crollo verso la cagata colossale, ma il baratro sembra essere qualche passo più avanti e quindi si può ancora sperare che non venga mai ragg [..]
io sono vecchia e continuo a non capire. ma io non capisco niente di musica leggera, quindi il mio giudizo (“il pezzo fa cagare. il video è adeguato al pezzo. per i ggiovani che si sentono arternativi perché bevono e si drogano e lo fanno strano. ma io ho 36 anni, sapete.. –e bla bla bla”, se a qualcuno interessa) non vale niente.
però sono pure una persona curiosa: perché si parla di questo pezzo dei baustelle, visto che è uguale a tanta musica leggera italiana da radio&classifiche su cui di solito qua attorno si fa gli snob?
io rivaluto tiziano ferro, ve lo dico. ma davvero. (che i gruppi ggiovani teenpop italici non li conosco, sennò avrei fatto un esempio migliore)
e comunque i baustelle non sono riuscita ad ascoltarli neanche prima. per questo il mio commento non vale :)
ncp
col pop si esagera sempre, ci prende e non sappiamo perché.Sarà la musica, sarà l’indicibile del mix parole-musica, ma è dai tempi di Dylan che scambiamo i cantatuori per poeti, dei pubblicitari paraculi che dipingono scatole di zuppa di verdure per artisti, così ora scambiamo quattro emo-rockers per “maledetti”. certo piace, ma alla fine era più cattivo il Maurizio Milani di Cielito lindo che smaltiva i genitori con la mazza da baseball. E faceva ridere perchè ci faceva intravedere la realtà, massacrandola e dissacrandola. I Baustelle invece vorrebero far apparire cattivi i loro 15enni, che al primo “bu!” si cagano sotto.altrimenti avrebbero già rivoltato ‘sto c***o di mondo, e invece stanno lì imbullati e imbullonati, strafatti di vinavil ad aspettare un posto da precari e applaudire il papa all’università.
Secondo me il video tradisce tutto.
Sembra una pubblicità fighetta di quelle marche d’abbigliamento che si trovano solo nelle prime pagine di Rolling Stone e GQ. La grafica anni settanta, le magliettine, il ragazzino contemporaneo con la frangia…..
Disgustorama.
Sarà un successo.
EmmeBi
adoro il sussidiario, mi piace molto la moda del lento, mi è piaciuto la malavita. di cattelan non sapevo (ma chiaramente…), il film di haneke è funny games, la canzone continua a sembrarmi mediocre.
aveva ragione massara?
Secondo me De Luca ha centrato il punto forza della canzone quando dice: “il fatto che non si capisca se stanno dalla parte di Charlie oppure no”.
I 15enni saranno convinti di sì.
I vecchi fan dei Baustelle staranno pregando che Bianconi non si sia venduto e stia prendendo per il culo tutti i Charlie dell’italietta.
Per quanto mi riguarda la trovo così imbarazzante, da diventare un tormentone. La sto cantando da due ore.
Il testo ai limiti dell’irritante. Adesso che ho visto il video, mi fa cagare anche quello. La voce effettata non la sopporto. Adoro questo pezzo! Non ascolto altro da mezz’ora.
a nice person
Comunque anche a me il ragazzetto sembra un mezzo sosia di Carlo Pastore :)
charlie dont’ surf è anche il titolo dell’installazione di cattelan a cui si sono ispirati (quella con il ragazzo con le mani inchiodate al banco).
la canzone è una canzone alla baustelle.
la frase sulla mazza da golf mi ricorda un film di haneke in cui due ragazzotti vestiti da golfisti sequestravano una famigliola e usavano le mazze da golf per infierire.
non è una brutta canzone, se ti piacciono i baustelle.
VI spacco il culo? vabbè, se è una sfumatura fondamentale. mi sembra che il passaggio da “mi faccio un mazzo così, ma mo’ vi faccio vedere io” a “vi faccio un mazzo così, ora vi faccio vedere io” non aggiunga così tanto al testo. oh, ma magari sono sempre io però (che ora torno alla vita per un po’… ma per favore, qualcuno mi contesti…)
il testo dice VI spacco il culo e non MI spacco il culo (anch’io avevo capito male all’inizio). sfumatura fondamentale, come l’eccetera eccetera di a “vita bassa”, dal disco precedente. grande bianconi. aspettiamo di sentire come cazzo suona il resto del disco.
uh, e anche “sfigurategli il volto/con la mazza da golf/allelujah allelujah”. va bene, la vostra cifra stilistica è sempre stata contro la rima, per l’assonanza o nemmeno, ma così suona male, l’effetto non è quello del cut up ma più quello del super attack. o sono sempre solo io a pensarlo?
dunque, sono solo io quello che trova urticanti, in questa canzone, una percepibile disonestà intellettuale ed una certa carenza di idee?
voglio dire, il testo sembra un pastone affrettato di tutti i topoi (anzi: di tutti i luoghi comuni) dei testi dei baustelle: i clash del titolo, la vacuità ostentata dei giovinastri, le droghe ggiovani, la chiesa…
il problema per me sono a livello del significante versi come “programmo la mia drum machine/e suono la chitarra elettrica/mi spacco il culo”, che a me sembrano tristemente cacofonici, e a livello contenutistico trovo preoccupate il quarantenne che “fa il ggiovane”, peggio ancora, la critica sociale dei ggiovani con internet sottomano, le droghe più o meno ricreazionali, l’r’n’b e il metal… ecco, mi lo stesso effetto Cronista Che Non Sa Di Che Cazzo Sta Parlando dei servizi di repubblica sui ggiovani. no, dei servizi di repubblica su internet. come se bianconi fosse andato da suo cuginetto di 15 anni dopo la cena di natale, avesse tirato fuori di tasca del fumo dicendo, te li fai due tiri, sì? e poi gli avesse chiesto di parlargli dei ggiovani. insomma, la cosa preoccupante è che questo è il livello di critica sociale che avevo nei miei temi di quindicenne. dai baustelle un po’ di più sarebbe lecito, sono sempre stati “il gruppo dei quindicenni dentro” ma in una maniera diversa rispetto ai tarm, senza cioè lo straniamento aldonoviano di toffolo. qui invece… no, davvero, bianconi, non ce la puoi fare. questo testo non è satira, non è critica, non è ironia… è una giustapposizione di verità banali ma universali e luoghi comuni più triti che veri nella speranza che un paio di versi azzeccati salvino il tutto. ecco perchè mi sembra intellettualmente disonesto e poco ispirato. per il resto, la musica è semplice e accattivante come sempre, ma a questo punto che ri-incidano il sussidiaro con la megaproduzione così siamo tutti contenti, la canzone del riformatorio diventa il nuovo inno dei quattordicenni, xl dedica al preoccupante fenomeno della violenza giovanile un lungo articolo di cui metà su “internet e violenza: quei blog dove ci si gioca la vita…”.
[tutto ciò IMHO, chiaramente] [aaah, da quanto non lo dicevo]
A me, musicalmente parlando, sembra un classico pezzo in “stile Baustelle”.
E comunque un verso bello come ‘si mise ad un nazista conosciuto in una rissa’ non gli verrà mai più.
la cosa certa è che assante non l’ha capita, per il resto, cccp, dinosaur, cure li lasciarei stare, ma questo pezzo mi ha ricordato aldo nove, musicalmente direi più che altro 1979 degli s.p. che incontra volare di modugno
ciao
j.mascia
Io ho trovato mio fratello piccolo sul divano che guardava il video di Charlie e diceva – MDMA CHE FIGO…-Ecco perchè non mi potrà mai piacere nonostante il disco prima mi fosse sotanzialmente piaciuto.
Mi ha fafto venire la nostalgia di Charlie don’t surf and we think we should. Altri tempi, altre idee, altra carne sul piatto
se poi ci metti che nel pezzo dei baustelle si parla di mani inchiodate da preti riesci a chiudere ancora meglio il cerchio…
Bersaglio:
Baustelle > Maustelle > Maustella > Mastella
Dio, io l’ho ascoltato una sola volta, dico una, e l’ho cantata tutta la mattina…satanica…
la mia impressione, in proposito, è che il papa e i casini della sapienza non riuscivano a distrarre l’attenzione dal nuovo singolo dei baustelle, e di conseguenza la magistratura non ha trovato di meglio che arrestare la moglie e il consuocero di mastella, e mastella piangere e dimettersi e ora ripensarci. ma noi dobbiamo fottercene, e parlare, bene o male che sia, dei baustelle…
I Baustelle garantiscono qualità e copertura a centrocampo, giocano tra le linee come i fantasisti di una volta in un paese dove si è bravi solo a difendere e gli attacanti guadagnano un sacco i soldi per stare su ad aspettare la palla buona.
Non c’entra un cazzo il discorso sulle major.Nel ‘Sussidiario illustrato della giovinezza’ (primo album del 2000) ci sono pezzi molto piu orecchiabili di questo ed era un disco praticamente autoprodotto.I Baustelle sono sempre stati cosi prendere o lasciare. Ed il successo è una diretta conseguenza dell’averli fatti conoscere su larga scala.iIl Testo? Non sarà uno dei migliori certo, ma provate a tradurre un paio di canzoni, chessò, degli Shout Out Louds e vedete un pò se lì si parla di fissione nucleare o di Lev Nikolaevic Tolstoj……….
Ce ne faremo una ragione.
Bandini
Nelle radio la stanno spingendo bene, su radio deejay questa mattina 2 volte in tre ore.
A me non dispiace, mi piace di più de “la guerra è fiiiinitaaa che fiiiigo che soooono”. Il ragazzetto del video è la controfigura di Carlo Pastore?
La parte che la fa odiare un po’ a tutti quanti è “allelujaaaaalllleeeelujaaaa”. Tristissimo.
Comunque argomento della settimana.
io dopo diversi ascolti l’ho descritto a qualcuno come “orripilante e sublime allo stesso tempo”, mi sa che siamo lì.
a me co sto pezzo sembrano dei velvet con un encefalogramma un po’ meno piatto. testo accattivante, successo assicurato
non é su auesto argomento, ma nessuno ha un video delle palline a piazza di spagna per fare un mash up con lo spot bravia?
d.
Il paragone coi CCCP non c’entra col fatto che ci piacciano (e piacessero) o meno, ma con la ‘superficialità di spessore’ (come dice Fabio) e il ‘pop destabilizzante’ (come dice Andrea). Quindi non se ne abbia a male l’esagitato commentatore #3: i CCCP sono in un empireo che con ogni probabilità i Baustelle non raggiungeranno mai; qui si parlava su un livello diverso.
@Andrea. Riguardo al successo che avrà, vedremo tra qualche mese. Certo, non è Bruci la città, ma secondo me funzionerà di brutto pure questa (su un target parzialmente diverso). Però quello che sta nella stanza dei bottoni e contribuisce a decidere se piacerà sei tu, mica io… :)
[Boll riassume abbastanza bene il mio parere: non mi piace, ma non gli resisto]
ho dovuto cercare mdma su google per sapere che cazzo fosse: diomio, come son vecchio…
Cmq che i baustelle avessere il gusto per l’orrido verso si capiva anche da “La guerra è finita”: “…malgrado Belgrado…” brrrrrrrrrrr!!!!
Ma se il tuo parere opposto è uguale a quello di Fabio De Luca, non mi è chiaro se alla fine a voi i CCCP piacessero.
Grazie ai Baustelle non ci tocca sentire Tiziano Ferro!
Daje!
Derrik
Anche per i Baustelle è dura. Ovvero: che se deve fa’ pe’ mmagnà.
ma siamo sicuri che sia un successo così diretto per il pubblico. dico una cosa che va a prendere per l’orecchio la massa? destabilizzante e un po’ disturbante, ma fondamentalmente pop, in questo assomiglia si ai CCCP. la canzone per irene grandi insomma era un’altra cosa.
a me fa venire un sacco di idee diverse su come utilizzare la mazza da baseball del testo…sui baustelle si capisce.
non mi incazzo perchè l’idiota che ha scritto che i baustelle sono i CCCP del 2008 l’ha scritto solo sperando di far incazzare qualcuno. Semplicemente lo ritengo un ignorante segaiolo.
secondo me il tuo giudizio è traducibile così
“la mia parte razionale vorrebbe farmi dire no, però in realtà mi piace. e piacerà a tutti”
siamo sintonizzati sull’argomento del giorno. non ho capito se a te piace o no. a me, sì.