E’ divertente (o, a scelta, deprimente) notare come, in un paese non certo noto per la sua tradizione sindacale come gli States, lo sciopero che sta facendo di gran lunga parlare di più di sè sia quello degli autori televisivi.
L’ordine (o, a scelta, casta) che riunisce la folta schiera dei pennivendoli a cui dobbiamo tutte o quasi le poche cose del piccolo schermo che ancora seguiamo (dai talk-show stile David Letterman ai Simpson, fino ad arrivare alle millemila serie televisive dietro cui perdiamo le nostre nottate) ha incrociato le braccia da una decina di giorni, allo scopo di ottenere il rinnovo del contratto di categoria e di avere alcune garanzie assistenziali in più. Esotico quanto uno sciopero dei metalmeccanici o degli autoferrotranvieri, quindi, ma in linea di principio non meno condivisibile.
In attesa di capire se gli studios e i grandi network cederanno (o, più che altro, quanto ci metteranno a cedere), chi segue qualche serie in parallelo con gli States -come il sottoscritto- può aggrottare la fronte studiando questo schema pubblicato dal Los Angles Times che riassume la situazione dei principali programmi televisivi rispetto al numero di episodi che potranno essere realizzati fino all’esaurimento di testi e sceneggiature già portati a termine dagli autori.
Tempo qualche settimana, e i casi saranno due: o le serie rimarranno in sospeso (vi immaginate le proteste, e la quantità smisurata di soldi che i network perderanno?) o si inventeranno finali posticci e rocamboleschi, oppure a scrivere gli episodi ci si metterà la produzione o qualche banda di crumiri. Visto lo sfascio narrativo che molte serie hanno già in partenza, vi immaginate quanti casini riuscirebbero a fare? Masochisticamente, sono quasi curioso.
Però, pensateci. Magari sarà la volta che di Lost capiamo davvero qualcosa, oppure che il Dr. House incontra un caso semplice, che Heroes oltre alle trame inizia a copiare dagli X-men anche i dialoghi e i personaggi, e che di fianco alle Desperate Housewives si trasferisce un nuovo vicino senza orribili segreti nel suo passato. Per una volta. non sarebbe quasi liberatorio?
TV Writers’ Strike: piccola guida di sopravvivenza
[..] Lo temevamo, e ora sta succedendo davvero: le puntate stanno per finire. Lo sciopero degli autori tv americani (le menti dietro i , i talk-show della sera, le serie tv su cui perdiamo le nostre serate) non accenna a terminare, e pressochè tutti [..]
dove si mette la firma per fare gli sporchi crumiri a hollywood?
Il rischio di autori sostitutivi è scongiurato per le grandi serie da prima serata, mentre è un’abitudine per le soap (è quello che è successo ventanni fa, infatti).
Spero solo che il tutto si risolva presto…
mrbrightside
Per un istante immagini jack bauer scritto da rulli&petraglia. hai giá l’orticaria.
Saluti cordialmente e speri che lo sciopero finisca prima che inizi la nuova stagione di Lost.
@punch-drunk: tra sapere come finirà e scrivere la sceneggiatura di 12 episodi, cielo, ci passa in mezzo un mondo. Figurarsi scriverla coerentemente a un mondo
(mondo che tra l’altro è prima dei produttori e degli executive, e poi che degli sceneggiatori)
Poi, va da sé che aggiustino il colpo in fieri per la reazione del pubblico (ho idea che sarà il caso di Heroes) o anche per fattori esterni (vedi il caso delle due ubriacone che sono finite morte ammazzate nella seconda di lost), ci mancherebbe – tutto sommato, fa parte delle leggi del mercato. no?
(ho scritto in fretta e sto ancora dormendo, spero di non aver scritto boiate)
nella mia frase manca ovviamente una c, ma davvero, io l’avevo premuta. forse però così il mio disappunto trapela maggiormente.
ora, io sarò anche un bambino non particolarmente brillante, ma c’è una cosa che, vi giuro, mi lascia perplesso: cioè, quando cominciano una stagione (non dico una serie, dico una stagione), non sanno come finirà? cioè non scrivono un tramone insieme e poi rifiniscono i singoli episodi, vedono davvero episodio per episodio cosa gli interessa fare? cioè aspettano le reazioni del pubblico come dikens nell’800? cioè, davvero?
Oppure potrebbero fare l’opposto, e anzichè incrociare le braccia potrebbero minacciare spoiler se le loro richieste non verranno esaudite.
Knef.
sbaglio o manca chuck?
(siamo tutti pesantemente malati e io personalmente peggioro di anno in anno: 10 anni fa mi facevo la filmografia di resnais, ora non mi perdo un frame di gossip girl; sono seriamente preoccupato, non scherzo)
dario
l’unico vantaggio che vedo in tutto questo rimandare e’ che potro finalmente dormire e mettermi in pari con tutte le serie.
davide.
La sezione “Late Night” mi fa venire i singhiozzoni – già da giovedì scorso: condivisibile, sì, ma ridatemi Jon Stewart e Stephen Colbert, ve ne prego.
(Pushing Daisies 9 of 22? WTF?)
Lost finira’ di colpo cosi’: improvvisamente un personaggio a caso si sveglia tutto sudato nella confortevole camera da letto di casa sua. Era tutto un sogno. Da una veloce inquadratura sul comodino impariamo che tutti gli altri personaggi del serial erano parenti/conoscenti/amici.
Al che vorrei un’inquadratura panoramica sulle facce di tutti i telespettatori.
desperate senza segreti non è più desperate, diventa beautiful!
(comunque se rimandano l’inizio di lost propongoo lo sciopero della fame)
Titolo di post dell’anno! :))
.doc
E gli shows targati Fox? Ok, 24 posso immaginare diventi uno show di sola tortura di cittadini di origine mediorientale. Ma i Simpsons?
m.