giovedì, 18/10/2007

Matletica

Era un po’ che non capitava, ma pare che dopo anni in larga parte passati a farsi prendere da entusiasmi più o meno effimeri per band giovanissime ed esordi fulminanti, quest’anno da queste parti si ascoltino quasi solo band già note, e si fatichi a trovare delle new entry che meritino più di un paio di ascolti. Le eccezioni, finora, sono appena tre, e sono tutte inglesi: del rock’n’roll scavezzacollo e da sit-com dei Wombats abbiamo già detto, come anche della wave snob ed erotomane degli insopportabili Teenagers. Il terzo nome è quello dei Foals, gli unici del trio a non aver ancora in circolazione più di 7-8 pezzi (il primo LP è previsto per la fine dell’anno, sarà prodotto da Dave Sitek dei TV on the radio e non conterrà i primi singoli), ma ad avere già all’attivo un riempipista assoluto (Hummer, di cui mi pregio di aver già parlato qui, in tempi non sospetti) e un sound matletico che fa flettere i muscoli quanto muovere il cervello. Qualche tempo fa Valido (che è uno di cui ci si può sempre fidare) li ha visti live a Londra e conferma la prima impressione. Cosa aspettate a portarceli in Italia?

 

Foals – Mathletics (MP3)

FoalsHummer (Passions remix) (MP3)

 

7 Commenti a “Matletica”:

  1. valido ha detto:

    Che figata… con i Foals di qua e i Duna Diesel su Polaroid direi che mi posso auto-eleggere talent scout della settimana ;)

  2. utente anonimo ha detto:

    No, stavolta non concordo: anche i Foals (ma solo due canzoni son poche) mi sembrano la solita fuffazza…

    J.

  3. utente anonimo ha detto:

    oddio mi fa sonno.-B.C-

  4. utente anonimo ha detto:

    ciao fabrizio.

    leggevo la scorsa notte chefourtet sara’ produttore di una serie di singoli della band che saranno pubblicati da qui alla fine dell’anno.

    ne puoi leggere anche sul sito di fourtetto

    super produttori sti ragazzi.

    vedremo e se son belle ole’!

  5. cru7do ha detto:

    se non sbaglio, hummer è finita pure nella kitsunè4, ma in tempi già più sospetti.

    son curioso di sentire cosa ne tirerà fuori sitek

  6. utente anonimo ha detto:

    Non sono un dj vero perchè non sono Valletta o FdL però di turntable e companatico ne mastico e tocco giornalmente in quantità. Il metodo di notazione TT mi pare da un lato una cosa fatta molto bene e dall’altra un po’ troppo meccanica, anche perchè per spiegare come e cosa scratachare-samplare è molto più utile ed intuitiva una videocamera fissa sul turntable e buone capacità dialettiche. Imparare uno strumento leggendo piuttosto che guardando è uno zillione di volte più difficile a mio dire.

    Il risultato dal punto di vista pedagogico col TTM però è molto ben riuscito, giusto per spiegarti “questo sample di Dabrye va trattato così e colà” ci mette una vita!