1. Sto tentando di uscire vivo dalla lettura delle 1200 e passa pagine di Infinite Jest, monumentale e interminabile opera di David Foster Wallace che è riuscita in un colpo solo a ridefinire il significato del termine «presunzione» e quello della formula «sprazzi di genio in mezzo a una montagna di cazzeggio inutile». Al momento viaggio intorno alle 850 pagine e sarebbe un peccato abbandonare ora; ma ogni giorno me lo chiedo: abbandono?
2. La cosa che mi ha colpito del concerto dei Klaxons di sabato non è stata tanto la musica (inaspettatamente godibile ma insopportabilmente mediocre e fals(ettat)a) nè il pubblico numeroso, giovane ed entusiasta, ma il look (o meglio, l’assenza di look) apientemente sfoggiato dai 4 giovani albionici, e in particolare le loro frangette. Non erano le frangette britop dei Blur nè quelle artsy degli Smiths, e neanche le frangette™ dei Franz Ferdinand, eppure erano inequivocabilmente frangette. Come definirle?
3. Lo scorso weekend ho comprato una lavatrice. Stasera vado a prenderla e me la porto a casa, da solo. Tutti mi dicono che sono pazzo. Sono pazzo?
4. Sono l’unico a pensare che Gregory House, Medical Doctor sia il più notevole personaggio finzionale creato negli ultimi 10 anni, e che come grandezza gareggia con Sherlock Holmes?
5. Il prossimo weekend vado a fare un giro a Bruxelles (incappando peraltro, guardacaso, nel concerto degli LCD Soundsystem all’Ancienne Belgique). Anche se sono già stato anni fa in città mi serve qualche dritta: un bel club dove andare a ballare? Negozi consigliati? Mostre interessanti?
Perchè, tu balli? Che balla! Tu non balli, tu al massimo sculetti e lumi le pupe dei club francofoni…
Quando la frangetta e’ indefinibile e incatalogabile viene definita “sfrangy”.
Ester
quest’estate ho compiuto una duplice impresa, anche se in coppia. lavatrice vecchia giù per 4 piani e nuova su per 4 piani. Eravamo in due, ma nonostante questo indubbio vantaggio abbiamo rischiato la vita più volte. Soprattutto nella discesa dove la vecchia lavatrice, umida e viscida ha pensato bene di sfuggirci di mano a impresa quasi conclusa. Boato mostruoso, e cambe salve per un sovvio. Ah dimenticavo… la mia schiena non me lo perdonerà mai. Decisamente un elettrodomestico mostruoso.
Considera Hiro Nakamura. Senza nulla togliere a House…
La cosa della lavatrice… il destino ti e’ venuto incontro come neanche il Lost!
Se non l’hai giá letto e hai bisogno di una pausa da Foster Wallace: “Full of Life”, John Fante. Picchi di ilaritá in onesta semplicitá.
Sulla lavatrice. Meno male che te la portano. Ho rischiato la schiena anni fa, portandola “giú” dalle scale con mio fratello e mio padre. Era una vecchia lavatrice dei ’70, ma non penso ora le facciano molto diverse. Troppo pesante diamine!
Leb.
http://www.youtube.com/watch?v=R6HhMvntjZA&mode=related&search=
se fossi veramente pazzo ti porteresti la lavatrice a spasso per Bruxelles… (tipo la sedia a sdraio in quel video dei Depeche Mode)
fdl
[update sulla lavatrice: mi sono presentato armato di portabagagli vuoto e buona volontà al magazzino della Comet, quando mi hanno comunicato che per un disguido la mia lavatrice non era arrivata. Per farsi perdonare, me la portano a casa gratis.]
1. Tieni duro, ancora 100-200 pagine e iniziano le scene d’azione. Ti do una dritta: hai presente l’Uomo senza qualità? Finisce più o meno uguale.
3. Se non sei pazzo, devi essere molto ma molto robusto.
4. In fondo è una macchietta, ma già così è meglio definita e interpretata del 90% dei personaggi di fiction moderna per i quali ci si sdilinque in giro.
se non finisci infinite jest non ti parlo giammai più. OH.
forse perché era molto vecchia. però quando ho portato via la lavatrice rotta che ho trovato nella casa che sto sistemando eravamo in tre. probabilmente bastava essere in due. da solo no. non l’avrei mossa.
(infinite jest non l’ho mai finito. e non ero neanche vicino alle 850 pagine). Tomm.
son daccordo sull’infinite jest, che leggo in spagnolo prendendolo in prestito ogni due mesi in biblioteca. e su house, che però vedo saltuariamente
Abbandona.
uhm. per me infinite jest è una meraviglia. lo adoro.
ovviamente non sono d’accordo nè sulla *presunzione*, né sul cazzeggio *inutile*, né sugli *sprazzi* di genio.
ma se non ti piace, e ogni giorno sei tentato di abbandonare.. ehm.. forse dovresti? :)
non sono d’accordo nemmeno su house. mi sembra che, puntata dopo puntata, diventi sempre più una sorta di macchietta senza nessuna reale profondità.
certi dialoghi di certi episodi sono geniali, questo sì; ma nel complesso, boh. mi lascia perplessa..
buon fine settimana a bruxelles fin da adesso:)
[sentire valentina-secondsight, per qualche consiglio?]
e.
1. mio padre ha abbandonato. e mio padre è il lettore forte di casa mia. da quando leggo ha letto tutti i libri che ho letto io, in metà del tempo rispetto a me, e che ora mi vengano in mente ha interrotto solo due libri (elogio di oscar firmian e del suo impeccabile stile e infinite jest. do the math.)
2. frangette.
3. sì, sei pazzo (un anno fa è bastato un televisore a uccidermi. sì che andavo con l’autobus e l’ascensore diede dei problemi, ma era un innocente televisore)
4. non “gareggia” con sherlock holmes. se vedi la pagina che wiki gli dedica (in inglese, ovviamente, sono quasi sempre le più esaustive) le affinità con l’abitante del 221 di via del fornaio sono tutte volute, ed inizialmente sarebbero dovute essere anche di più (non linco perchè sono pigro – non ci si crede, eh? lo so)
Blackhair: sorry ma una vegan non è esattamente la persona più adatta alla quale chiedere consigli sui ristoranti. Oppure anche sì, ma non per quel genere di cucina…
E comunque a bruxelles 25 euro si spendono a prescindere :(
(tuttavia mi vengono in mente 2 ristoranti con cucina belga: ‘les brassins’ e il ‘volle gas’, entrambi a Ixelles, ma su resto.be indicano appunto una spesa media di 30 euro… )
L.
Arriva in fondo!!!
E’ il più grande libro degli ultimi 20 anni.
Se si dovessero leggere solo cose facili non avremmo avuto Gadda, Joyce e neppure Dante! E di questi livelli stiamo parlando.
Soprattutto perchè parliamo di un autore che si muove nell’editoria di oggi che vuole solo nuovi “codice da vinci” o “melissa P”.
Coraggio!!!
Se vuoi un consiglio pratico comprane un’altra copia ($), e spaccala in 10 parti, così riesci a portarlo in giro e a leggerlo meglio… non devi per forza “metterti a leggere IJ” per leggerlo, altrimenti è finita!
Giulio
Su Dr. House
non sono d’accordo: di sempre, non dei soli ultimi 10 anni, se limitiamo il campo alle serie televisive.
Anche piu’ di Fonzie, che non era il protagonista assoluto di Happy Days.
Credo che dipenda da Laurie, che è un artista straordinario da ben prima della serie che lo ha reso famoso.
Mario
ps
Wallace – x me lo scrittore + sopravvalutato degli ultimi…10 anni – è grande “solo” in forma di racconto.
Laura: un posto dove si mangia belga vicino alla Borsa e non si spendano 25 euro a testa? Tipo carbonnade e crocchette di gamberi e patate fritte…ti viene in mente niente o sono io che non ci guardo?
Per i cd io vado sempre sul boulevard Anspaach e per i DVD a 5 euro pure!
Dunque, Bruxelles:
innanzitutto ti consiglio di dare un’occhiata a brussels sucks, dove trovi info aggiornate settimana per settimana su mostre, feste, ecc. (non è un sito commerciale, è curato da una ragazza che conosco e solitamente è fonte preziosa di informazioni).
In quanto a luoghi per ballare, al momento mi vengono in mente il recyclart (elettronica soprattutto) e l’impronunciabile ma bello&fiammingo beursschouwburg, bisogna vedere cosa fanno quelle sere lì.
Per quanto riguarda le mostre, non mi sembra di avere visto niente di eclatante al momento. Ci dev’essere una mostra fotografica sull’architettura di berlino ma mi hanno detto che non è granché. Comunque se vuoi mi informo per bene.
Come ‘negozi’ interpreto negozi di dischi: la solita Fnac, fornita ma cara. Il reparto cd del Mediamarkt – incasinato, ma se trovi quel che cerchi lo paghi sicuramente alcuni euro in meno rispetto alla Fnac. Poi, i negozi di cd usati: arlequin I e II e un altro che io preferisco, di cui però non ricordo il nome – potrebbe essere DISC SOLD in boulevard A. Max (comunque se ti interessa ci so arrivare :) ).
Un paio di negozi carini in fondo alla Rue Dansaert: alice shop e un altro di cui (again) non ricordo il nome ma che è pochi metri prima: trovi CD ma anche libri d’arte, oggetti strani, magliette,… Alice shop è anche una galleria d’arte. Se arrivi fino a lì, approfittane per fermarti a bere qualcosa al café Walvis, giusto di fronte, magari sulla terrasse, se questo sole irreale regge…
Poi se vuoi ci sentiamo in separata sede per maggiori dettagli. Se non altro perché lo spazio di un commento non è sufficiente per il capitolo “bars & co.” ;)
ciao
laura
[ora che ci penso: ti leggo sempre ma mi sa che non avevo mai commentato. Piacere :)]
1. Sei un pazzo, però resisti.
2. Una frangetta è una frangetta è una frangetta.
3. Sei un pazzo.
4. House è un pazzo. Comunque: sì.
5. Non ti basta ballare con gli LCD (che invidia!)?
.doc
Se ti fermi fino al 31 arriviamo anche noi per gli Shins :)
(La lavatrice invece me l’hanno portata sabato scorso, per 18 euro l’hanno consegnata, installata e collaudata. Da solo sarebbe stata troppo pesante e avrei infilato lo scarico dell’acqua nella presa di corrente)