Se frequentate blog e webzine il nome vi sarà probabilmente già noto; il che non è un buon motivo per farmi desistere dall’unirmi al coro pressochè unanime di apprezzamenti, e tessere le lodi dei «Bologna geek dancers» My awesome mixtape. Era da tempo che non mi imbattevo in una band italica così valida e interessante che, sebbene giovanissima, promette di regalare non poche soddisfazioni agli appassionati di indie-pop elettronico. I riferimenti più vicini sono l’indie-hop di Why?, le cantilene paranoiche dei migliori El guapo, il pop ballabile dei Postal Service o quello sghembo di certi gruppi della K Recs, centrifugati in maniera imprevedibile e assemblati con sensibilità e personalità da vendere.
Convincenti soprattutto negli episodi più movimentati (The painter & the anthropologist l’ho già provata al Covo, e la pista ha risposto niente male), ma anche le cose più cupe ed intimiste (come Amiga, ode al leggendario computer di casa Commodore e, in qualche modo, a Prince of Persia) non sono niente male.
I My awesome Mixtape suonano stasera al Sesto Senso di Via Petroni, tra un paio di settimane a Villa Serena per Murato e, poco dopo, all’ottimo Motron festival di Modena di cui parlava anche ieri Enzo. A breve poi è in uscita un EP per Kirsten’s Postcard e, a seguire, un LP per My Honey records; il resto sarà gloria. Ma ne riparleremo, eccome se ne riparleremo…
My Awesome Mixtape – The painter and the anthropologist (MP3)
My Awesome Mixtape – Amiga (MP3)
My Awesome Mixtape – The giant squid (MP3)
> e ok, non si conciano come gli horrors bensì come dei piccoli finti nerd; cosa altrettanto fastidiosa.
Ahahahahah! PATETICO!
A parte che manco ci conosci, e vabbè, in più aggiungi che io e checco siamo diplomati in elettronica e che lui studia informatica e puoi dedurre da te che la “nerdaggine” non è mica tanto una finta (e neanche una figata a dirla tutta), visto e considerato che dentro l’html e il mai domo Visual Basic ci siamo più o meno nati e cresciuti.
Mah, finchè si spala merda sulla nostra musica mi sta benissimo, ma che si vengano a dire stronzate su persone che non si conoscono proprio no.
eppoi diavolo…amicizie influenti cosa? se stanno simpatici alla gente è colpa loro? inviano gratis a carico loro cd-r con le ultime tracce, secondo me si vogliono solo sollevare un po dall’anonimato, chi non lo farebbe, avanti! guarda forse l’unica cosa è la parentela di sangue con i settlefish, ma ti chiedo sempre che colpa ne hanno loro? non possono fare musica o concerti ed essere bravi quanto gli pare senza che qualcuno spari a zero su di loro, dicendo quano invece sono stati raccomandati!? andiamo su…incoraggiamoli! che cavolo!
di nuovo
matte
ma “m” chi? “m” de che? scusa tanto, piccoli finti nerds dove? paolo l’ho visto abbastanza per dire che gli mancano seriamente 8gradi per occhio, quello pigiamato, tanto nerd non sembra cioè è il sosia di why?, quell’altro con maglione nero boh? misembra tanto casual quanto un vent’enne, le altre due ragazze più normali de così bisogna girare in tuta!?!
per me “m” l’importante è non provare una sconsiderata invidia per ‘sti ragazzetti dai…su! che dici facciamo le persone mature o no? la prossima magari identificati, anche se sarebbe un ‘insulto all’intelligenza non capire che sei medo!!
matteo
mi pare comunque che questi MAM di qualche amicizia abbastanza influente nell’area bolognese, godano.
o comunque si diano da fare per lasciare almeno 10 messaggi al giorno alla gente che può contare un minimo. (vedi myspace)
e ok, non si conciano come gli horrors bensì come dei piccoli finti nerd; cosa altrettanto fastidiosa.
concordo anche con adayinthelife
m
Ma come fate a parlare di derivazione per costoro, quando metà di voi esce pazzo per i gdm che ad ogni disco hanno pesantemente scopiazzato prima da pesi massimi del postrock e poi da pesi massimi dell’indie/hiphop? Facile spalare la merda contro chi non ha ancora pubblicato niente e non gode dell’amicizia di mezza stampa di settore. A me sembra che questi MAM siano piuttosto personali, contando che nella musica popolare da cinquanta anni a questa parte non è mai stato inventato niente di sana pianta, ( i rolling stones non rimaneggiavano pesantemente il blues? Il primo punk non era sostanzialmente rock’n’roll?).
Io, pur non impazzendo per il genere, do a ‘sti ragazzi una sonora pacca sulla spalla e faccio i miei più sentiti auguri.
Caronte
derivativi da cosa? copiare da dove non copia nessuno è sempre copiare ma, per quanto mi riguarda, direi che sono i primi a prendere spunto da roba anticon, da xiu xiu, da supersystem (dal vivo a villa serena a me hanno ricordato questo). in più è già un miracolo che, con una media, di 19 anni s’ascoltino e traggano ispirazione da quella roba li. a 19 anni poi, avere qualche pesante influenza se si fa musica, direi che è più che normale. detto questo, mi sembra tra l’altro che i MAM abbiano già le idee piuttosto chiare, e che le robe che fanno vadano già nella direzione giusta. c’è un gusto molto personale nella scrittura, nella rielaborazione dei punti di partenza. tempo breve riusciranno ad andare da soli sulle loro gambe. per quanto riguarda le robine amiga, price of persia, cassettine, anni ’80, non sarà la cosa più originale del momento… ma chi se ne sbatte. almeno non si vestono come i the horrors… in più, se proprio devo arrampicarmi sugli specchi, è bella l’idea della tecnologia “pesante” anni’80 in parallelo all’utilizzo di violoncelli e laptop.
FEDEmc
ah si, per la cronaca e per fare un altro po di polemica, i “mixtapes” che fanno tanto 80’s e che a noi ci piacciono tanto, non sono stati presi come riferimento per il suddetto motivo, ma bensì è una citazione direttissima al film “boogie nights”. si si, proprio quello pieno di zozzate.
saluti,
MAM con la maglia nera e la testa piccola
@ adayinthelife: non so. Non li ho mai ascoltati…
@ quello dei MAM con la maglietta a righe che sembra un pigiama: Non vi ho mai ascoltati… ma mi state simpaticissimi :) :) :)
usate una batteria vera e avrete (più) successo
Ciao, io sono quello dei MAM con la maglietta a righe che sembra un pigiama.
Come prima cosa grazie a tutti, sia a quelli che fanno i complimenti, che a quelli che muovono critiche (che sono poi la cosa più utile).
Il riferimento all’immaginario ’80s in realtà si ferma ad Amiga, e la critica sui riferimenti ad immaginari non vissuti mi sembra un poco pretestuosa, seppur con qualche fondamento. Anche se mio fratello le console se l’è passate un po’ tutte, e per necessaria vicinanza fisica anche io ci ho giocato fin da piccolo.
Sul fatto che dobbiamo crescere musicalmente è indubbio, infatti non vedo i motivi per l’esaltazione che dimostrano alcuni e mi infastidisce pure un poco (ma quello forse è dovuta all’indole più introversa che ad un reale dispiacere), bisogna poi considerare che è tutta roba homemade, non mixata e figlia di un primo incontro: suoniamo assieme da 3 mesi, diamoci tempo each other.
Per il resto grazie ad ink che ci ha dedicato un post, a chi ieri sera era al sesto senso e, soprattutto, a chi ci fa notare dove sbagliamo (magari) dicendo come correggere. Non siamo fenomeni e ci piace interagire con gli altri.
Cheers!
neanche gibby haynes ha mai messo piede su una tavola da surf.
mick jagger ha avuto molte soddisfazioni
Thom Yorje non ha la testa a forma di radio (insomma, ci sono di quelle radio…)
Ink, hai materiale per un nuovo post ;)
Tom Verlaine non ha mai guardato la television.
(ok, era pessima).
iggy pop non ha mai avuto un cane
e david bowie non è mai andato nello spazio. ma che centra?
secondo me aday non ha tutti i torti. anche se a me i pezzi piacciono ^_^
giulia
brian wilson non aveva mai messo piede su una tavola da surf
volevo tanto dirlo
mario
@codyallen: sì, però il punto è che i ragazzi in questione (ma ce ne saranno altri sicuramente) parlano di una realtà che non solo è più vicina a loro di quanto non siano altre realtà come in un esempio che hai fatto, ma non ci si avvicinano musicalmente. voglio dire: citare gli anni ’80, anche musicalmente è un conto, prenderli “in prima lettura” esattamente come fanno altri gruppi parte dei quali sono probabilmente fonte di ispirazione per loro, è un altro. soprattutto quando musicalmente, appunto, si vuole essere evidentemente così “al passo”. insomma, sono una serie di rimandi e ammiccamenti che, da molti punti di vista, mi paiono un bel po’ ruffiani e pretestuosi.
ehm.
lungi da me dal voler monopolizzare la discussione. credo di non essere mai intervenuto tanto su un blog in vita mia. ritieniti onorato, ink. e (ri)teniamoci gli occhiali.
In genere tutto quello che tocca MyHoney e’ garanzia. Sentiro’…
Per quanto riguarda il discorso dell'”immaginario undertape ottanta”… be’: e’ la stessa cosa che fecero i Flipper’s Guitar a 16 anni!
Uno puo’ anche immaginarsi un mondo nostalgico in cui non e’ vissuto nella realta’ di tutti i giorni, come a me e’ capitato spesso nei confronti delle realta’ suburbane degli anni settanta e a Jeevas di pensare al mondo dei Cowboy. Viva la creativita’ :)
Sei solo fortunato che hai gli occhiali.
[anche noi, a ben vedere. A ben vedere, appunto]
Nella discussione non entro, cioè, mi sembra di aver già detto abbastanza come la penso nel post..
[Sa: preparati, i live di Giacomino Murphy solitamente sono delle esperienze mistiche..]
@mario: no, ma infatti, io non condivido l’entusiasmo. poi, si ascoltano tante cose, e altrettante vengono dimenticate (o, mantenendo la cattiveria, sono da dimenticare).
una precisazione: questo blog (e polaroid) non è da considerarsi tra quelli menzionati nel mio commento, il discorso è generale e volutamente “astratto”.
non si sa mai. vorrei evitare che, la prossima volta che lo vedo, ink mi menasse mentre enzo mi tiene fermo.
ragazzi, anche viceversa non va bene, sia chiaro.
Ma ancora non l’hai finito Infinite Jest?
Per quanto riguarda l’elettronica io ascolto solo Lcd Sounds. da una settimana ballicchiando nella metro e in attesa delle settimane a venire!
Sa
per me il grado di piacere è legato anche alla latitudine e non solo al fattore tempo
se mi capitasse di ascoltare una emergente band indipendente “derivativa” ITALIANA suonare come i modest mouse (tra parentesi quanto mi piace il loro nuovo) ne sarei lieto e basta, anche se sarebbe in ritardo di 10 anni
e forse mi scapperebbe un po’ (troppo?) d’entusiasmo
ma sono solo opinioni che dividono
mario
uh, io non volevo essere così kativa come adayinthelife. ma condivido. mi fanno un po’ l’effetto aria fritta. ma io con gli italiani non sono quasi mai accogliente.
after 5 o’ clock
sorry
vado controcorrente, o quasi, ma a me sembrano davvero già visti, già sentiti, derivativi e poco originali.
e questo a partire dal nome e dai riferimenti nei testi: ma insomma, che ne sanno dell’amiga e delle cassettine? l’immaginario a cui si rifanno non è il loro, ma quello dei gruppi che piacciono a loro, probabilmente.
e badate bene che, anche se quello potrebbe essere il mio immaginario, ognuno ne può fare quello che vuole. ma che almeno, certe cose, si siano vissute, e non sentite su dischi di altri o lette su riviste cool e blog altrettanto cool.
secondo me questa tendenza è diffusa e preoccupante. e adesso datemi pure del matusa.
sentitevi anche Hilarious, anche per il testo… “mummy just ban me to exit from the 5 o’clock…’
separate your raincoat from windcoats
separate your raincoat from windcoats
separate your raincoat from windcoats
separate your raincoat from windcoats
spaccano le vertebre. they know how
Terzo ascolto, comprendente anche i pezzi del Myspace e quello della compilation del commento precedente: i pezzi che hai linkato tu sono i migliori, e in generale sono davvero belli. Non capisco perchè su Myspace il “singolo” sia Diderot, che mi sembra una delle più deboli. Però sono molto bravi. Sai se e quando vengono a Milano?
quando i suoni non ti smuovono granché l’unico giudizio possibile è sulla qualità. quindi su un unico ascolto (che ora non ho voglia di ripetere) dico “mah”. lasciamoli crescere, poi si vedrà.
Dimenticavo di segnalare il pezzo dei MAM sulla compilation della netlabel Muertepop, scaricabile da qui.
Secondo ascolto: crescono. The painter and the anthrpologist una spanna sopra il resto.
Disapprovo l’accostamento con El Guapo. Il basso di Moyer è inarrivabile, questi Mixtape sono promettenti, concordo, ma sentiti i pezzi li giudico molto molto piccoli; il confronto è impietoso.
E comunque essere stonati non deve essere un valore assoluto.
Adesso ahimè non ricordo il titolo, ma a me piace molto la prima canzone sul cd-r che mi hanno mandato, però si, davvero promettenti…
Primo ascolto: niente male.
Penso sia l’unico gruppo italiano che citi tra le proprie influenze anche Architecture in Helsinki e Suburban Kids With Biblical Names! :-))
Concerto imperdibile.