Dividing Opinions è un disco potente.
Conciso, quasi secco, assolutamente internazionale almeno quanto è inequivocabilmente personale, il terzo disco dei Giardini di Mirò, in uscita il 22 Gennaio per Homesleep, è un disco che lascerà il segno.
Non so come ci sia riuscita, la band di Cavriago, a fare tesoro di tutti i suoi punti di forza (e forse anche di quelli di debolezza) e a tirare fuori un disco del genere. Dai suoi memorabili esordi strumentali in un genere con le gambe corte come il post-rock alle fascinazioni indietroniche mitteleuropee che hanno accompagnato il periodo successivo, dalle chitarre shoegazer che i suoi membri non nascondono di adorare alle collaborazioni anche pesanti che sono tra i pochi in Italia a poter vantare, tutto confluisce e si cementa nel nuovo disco con risultati di altissimo livello. Dividing Opinions riconcilia il pop con il post rock, lo shoegazer con l’indietronica, il melodramma privato con l’impegno politico, le maglie a righe dei manifestanti negli scontri di piazza con quelle degli indie-kidz che preferiscono il punk alla dieta, in una sintesi memorabile e quasi miracolosa.
Di un disco così bello verrebbe da dire che, più che dividere, non può che suscitare pareri positivi pressochè unanimi. Eppure è falso. E’ tanto facile che chi non sopportava la band accusandola di noiose e barocche lungaggini post-rock venga folgorato dalla sintesi e dalla compiutezza delle nuove canzoni, quanto che chi ne amava la poetica distanza da tutto quanto fosse pop canonico (post-rock prima, sghemba e inafferrabile indietronica melodica dopo) inorridisca di fronte ad un sound che, pur senza alcuna rottura col passato, difficilmente potrebbe essere più compatto e immediato (radiofonico, persino). Le sintesi, si sa, rischiano di dividere anche quando sono fluide e naturali. Forse perchè c’è chi continuando a cercare i punti di riferimento familiari che non ci sono più, non riesce a vedere quelli nuovi. E non può neanche immaginarsi quello che si perde.
Giardini di Mirò – Dividing Opinions (MP3)
Giardini di Mirò – Cold perfection (MP3)
A me ha fatto piacere leggere questi commenti…
Significa che quello che ho scritto io sui GDM e sul loro ultimo lavoro è esatto!
yeah!
a me prima facevano un po’ cagare.
questo disco mi piace.
ebbravi :)
ced
Era una battuta. Abbiamo la coda di paglia…
gran bel post.
e sono d’accordissimo, pure.
toltami la favella di bocca.
Codyallen, ma tu capisci almeno qualcosa o proprio niente?
http://inkiostro.splinder.com/1166736165#10316481
Era questo il “post promozionale” su cui avevi scrupoli a cui facevi riferimento tempo fa? :
“Non penso che quando parlo sia facile comprendermi. Ho qualcosa che non va in testa. E comunque non sono nulla di ciò che pensate io sia” Syd Barret
Deborah
mi ha fatto riflettere molto il commento #8 …
Perchè bisogna rimanere “se stessi”?
Cioè perchè uno deve essere riconoscibile e riconosciuto? Di cosa abbiamo paura davvero? Oppure: a cosa siamo fedeli?
vabbè m’arrendo. arrivi sempre prima! :P
manca -e si sente tremendamente- la geniale batteria che caratterizzava i lavori precedenti.
Assolutamente daccordo con te.
Probabilmente era l’unica via percorribile per uscire da certi standards sonori e al contempo cmq rimanere sè stessi. E’ un bel disco, e questo basta.
Lifespotter
Pur non essendo un loro fan accanito, a me questo disco piace, molto, proprio per il suo essere compatto, meno “svagato”.
un post assolutamente razionale almeno quanto inequivocabilmente passionale
mb
lo scarrricai N.A.T.O.L., ma Othello non c’era… mi sa che sono due ep differenti: nº1 et 2…
tuttavia penso che io cose come questa uscita dei Giardini, senza computer mio che m’appartenga e lontano dalla patria, probabilmente le ascolteró solo quest’estate.
leb.
_NCP: io ce l’ho in loop da una ventina di giorni, ho avuto delle vacanze di Natale non esattamente tranquille e in certi giorni i suoi toni drammatici sono stati, purtroppo, assolutamente appropriati. Per ora dura più che mai, devo dire.
_Lebbia: su North Atlantic Treaty of love, EP / miniCD uscito per la tedesca 2nd Records. Contiene diverse altre perle, merita di essere recuperato.
grazie!
e’ la cosa piu’ bella letta fino ad adesso…
ma la canzione othello dove sta?
leb.
ecco. hai scritto il post che avrei scritto io. cioè. non avrei scritto questo post, ma avrei parlato di questo disco. volevo giusto aspettare di ascoltarlo un altro po’, che sui giardini sono più esigente e pensavo che una settimana di ascolti ripetuti non fosse sufficiente. mi chiedevo “durerà? crollerà?”. per ora lo trovo bello, intenso, riuscito. e un po’ tutte quelle cose che scrivi tu :)