Lo sapete già, non ho mai avuto grande simpatia per Myspace e la sua rete di profili e contatti sociali. Il suo grande successo anche tra soggetti diversi da band ed etichette mi è sempre sembrato frutto di attività al meglio completamente inutili e al peggio espressione di un esercizio di narcisismo incomparabilmente più vacuo e inconsistente di quell’esercizio di narcisismo -che almeno, però, ha un po’ di contenuto- che sono i blog.
Sono passati solo 16 mesi dai 580 milioni di dollari sborsati da Rupert Satana Murdoch per l’acquisto del sito e dal successivo sbarco dello stesso tra le cronache di praticamente qualunque settimanale sulla faccia della terra, e pare già che lo squalo sia stato saltato e che l’inesorabile declino della piattaforma di social networking sia cominciato. E’ di qualche settimana fa l’articolo del Washington Post intitolato In teens webworld, MySpace is so last year, che partendo da una serie di interviste e di dati empirici, decreta la prossima fine della piattaforma, almeno per quanto riguarda l’utilizzo generalista. Questo confermerebbe il trend che vede i sistemi di social networking ottenere periodi di successo sempre più brevi ed effimeri (chi si ricorda realtà come Xanga e Friendster, e sente sempre più spesso parlare di Facebook e Vox sa cosa intendo), a fronte di utenti sempre più smaliziati che cercano siti sempre più belli, potenti ed evoluti. E chiunque conosca Myspace sa che ci vuole poco a fare di meglio.
Nonostante io sia evidentemente lieto della notizia, seguendo poco quel mondo non ho avuto modo di avere conferme o smentite. L’impressione generale, però, è che al netto dei quasi unanimi «Non serve a niente» proferiti anche da chi lo usa spesso non siano molti, almeno da noi, quelli che decidono di chiudere davvero. La voce Myspace is so last year sarà una profezia che si autoavvera?
si dice dispotismo e non despotismo.
g.c.
myspace è una cloaca maxima.
però è utile per sentire canzoni subito, senza doverle cercare e scaricare, diciamo la verità.
Ma il punto è quello: con Myspace si broccola molto meglio che con i blog.
Ve lo assicura uno che non ha un Myspace, che odia Msn, e quindi non batte chiodo dal 1822.
:D
A.30mo
idem come nin-com-pop.
Blogs are soooo last year!
(ok, ok, ok, ok! parlo per me)
Perche’ continuare ad usare MySpace quando c’e’ Last.Fm?
mi sembra una di quelle profezie bollite a là Casaleggio & Associati…MySpace non è certo il migliore dei mondi possibili, ma le cazzate che girano sui blog tu neanche te le immagini (o forse si) ;D
deduco da boll che è nato lo stesso giorno di Dariella….
Am I wrong?
Concordo con Dariella. Nel frattempo ho appena registrato il dominio di sticazzi.com!!!
Sarà il social network del futuro…
dariella, si vede che fai il compleanno in un giorno figo, sprizzi saggezza da tutti i pori..
My
Space
è
il
male
.
Ho visto più gente bislacca lì che in 23 anni di miserabile esistenza nella vita reale.
Mah…da pseudo-musicista mi sn abbastanza rotto le palle di sentire parlare di semplici “mezzi di comunicazione” come fossero prsonificazioni del demonio…Myspace funziona alla grande come piattaforma che mette in contatto pubblico e artisti..secondo me educa pure a cancellare il despotismo che sta alla base del rapporto tra band e fan…ovvio che se parliamo di rapporti sociali e persone che parlano con “parole vere in un mondo vero”, beh si, stiam parlando a vuoto perché blog, flog, msn e stikazzi sn tutti più o meno sullo stesso piano, ovvero l’illusione perpetua di onnipotenza, illusione perpetua di poter dire quello che si vuole ed esprimere la propria opinione senza incorrere nelle fisiologiche reazioni del nostro interlocutore(intendo sguardi, brividi, tic nervosi e reazioni violente nel peggiore dei casi)…se poi parliamo della proiezione falsata di se che spesso si vuole dare al mondo attraverso i sopracitati portali si potrebbe portare avanti questo discorso all’infinito…myspace, msn, flog, ecc ecc.. sn semplicemente mezzi ma si sa Mcluhan ha sempre ragione quello stronzo!..la cosa che mi fa cagare di più é il fatto che si applichi un termine come “trend” a dei mezzi di comunicazione…insomma l’evoluzione dei media é sempre legata prima di tutto alla necessità di comunicare a più persone possibili nel minor tempo possibile..che lo si faccia attraverso myspace o mycippa o sticazzi.com per me é uguale, l’importante alla fine sn i risultati!
E cmq in Italia Myspace nn mi sembra abbia sti problemi di cui parla il washington post, uno perché tanto siam sempre 20 anni indietro e poi perché cmq in sto paese siam perennemente alla ricerca di “modalità di comunicazione” ignorando completamente il contenuto..la telefonia insegna..
Dariella.
p.s.: minchia quanto ho scritto?
p.s.s.: caro qua c’é sempre un “amico del mattino” che ti aspetta!
vabbè, ma myspace si usa anche per broccolare, no?
scherzi a parte, direi che anche i blog ormai boccheggiano, non credi?
tu dirai “parla per te”. e infatti. mi sono stufata sia di scrivere che di leggere. e ora che faccio in pausa pranzo? :)
io lo uso solo per i “bollettini”
concordo con chi mi ha preceduto: per la musica myspace funziona alla grande. anche se sospetto che si possa fare di meglio.
utilizzato per le newsletter dei grandi gruppi o per le anteprime dei cd (per non perdere tempo dietro a p2p vari (o soldi su itunes)) è utile tutt’ora.. per il resto è odioso com’era last year
the books a quanto pare è stato purtroppo cancellato.
su myspace mi ripeto: a prescindere dai discorsi politici, il punto non è più se piace o meno, quanto piuttosto per cosa lo usi.
se secondo il washington post il pubblico del social network “teen” si è stufato della moda e sceglie altre strade non ci vedo nulla di male, anzi.
per la musica di nicchia e altri contatti a me pare ancora abbastanza utile.
Grazie per avermi citato, figliolo.
– Robert K. Merton –
facebook(s) non è niente di che
me lo auguro, perchè partirei troppo in ritardo, per far “fruttare” un myspace. piuttosto, ho scoperto che il 2 dicembre dalle tue parti suonano i thebooks, che a milano non suoneranno…sono roso dall’invidia..