martedì, 31/10/2006

Soldi, blog e rock’n’roll

E’ un dato di fatto: nel bene e nel male, la blogosfera musicale americana è da sempre più avanti di quella italiana. Da noi non si va molto oltre qualche centinaio di lettori al giorno (io ho giusto toccato il migliaio la settimana scorsa) e abbondanti manifestazioni di stima. Da quelle parti invece l’attenzione che si riceve è molto superiore, e siamo già da tempo a dischi omaggio e accrediti per i concerti da parte delle etichette in cerca di promozione, massicce campagne di banner e una notevole ricettività anche da parte dei media alti.

La questione qui, però, non è se sia meglio una copertura genuina e amatoriale figlia dei ritagli di tempo oppure una completezza personale ma professionale frutto di risorse più abbondanti; questo lo lascio decidere a voi. In questo caso, piuttosto, siamo dalle parti del classico da grandi poteri derivano grandi responsabilità; e grandi casini. Per dire, chiedetelo a Scott di Stereogum.

Scott Lapatine è il titolare di Stereogum, probabilmente il più letto, sicuramente il più famoso tra gli m-blog americani. La scorsa settimana Lapatine è stato protagonista a distanza di appena un giorno di due storie di cronaca di segno completamente opposto.

Per cominciare, come riportato anche dal New York Post, il 25 Ottobre è stato annunciato l’accordo tra Stereogum e due gruppi multimediali, Triple H media e The pilot group (dietro cui si nascondono Bob Pittman, ex AOL e ideatore della newsletter DailyCandy, una specie di versione un po’ più nobile della nostra Buongiorno, e Jason Hirschhorn, ex dirigente MTV Network), intenzionati ad effettuare investimenti finanziari sul celebre blog. Lapatine ovviamente manterrà il completo controllo editoriale sul blog, che con le nuove entrate potrà presumibilmente crescere ulteriormente in dimensioni e completezza, diventando una meta quotidiana ancora più fondamentale di quanto già non sia. Se poi questo succederà davvero, e Stereogum non si trasformerà in un mini-portale commerciale come qualcuno teme, è tutto da vedere. Io sono ottimista.

La sera dopo, Lapatine è stato invitato da Mtv ad assistere alla premiazione degli MtvU Woodies Awards (insieme, peraltro, a vari altri blogger con base a New York), in una serata con una line-up con nomi di tutto rispetto tipo Beck, TV on the radio, Feist, Imogen Heap, Gogol Bordello, Lady Sovereign e parecchi altri. E lì è successo il fattaccio: Lapatine è stato assalito dai gorilla dell’attorucolo e rockstar di basso rango Jared Leto (famoso -oddio, famoso- quasi solo per Requiem for a dream e piccole altre parti qua e là), noto attaccabrighe in eyeliner che ha più volte dichiarato di detestare i blog. Stereogum è sano e salvo (pare si sia ferito solo a un dito – mio dio, ora come farà a bloggare?) ancora tace sulla vicenda, mente in giro fioccano i racconti (nessuna foto, pare) e le speculazioni su una possibile denuncia.
[la stessa sera Leto ha avuto da dire anche con Elijah Wood, ma la cosa è meno interessante]

Soldi e risse col jet set, e tutto questo tenendo un blog; non credo di essere l’unico a trovare altamente fantascientifica questa associazione. Da noi succederà mai? E’ già successo e nessuno mi ha detto niente? Oppure non succederà mai, e va benissimo così?

22 Commenti a “Soldi, blog e rock’n’roll”:

  1. utente anonimo ha detto:

    ti sta cosi sulle palle un attore che è bravo in entrambe le cose ke fa?trovati un mestiere invece di sputare veleno sulla gente

  2. dree ha detto:

    sarà mica che il mercato, leggasi lettori, è leggermente più ampio?

  3. utente anonimo ha detto:

    io credo che prima o poi qualcosa di simile accadrà. il problema è che come al solito si rischia di avere un pessimo taglio provinciale banale commerciale. vedi mei.

    oppure vedi enzo che è già finito su rumore e da lì il passo è breve.

    uno dei punti comunque è che in italia non esiste ancora una solida scena indie che faccia intravedere il vero business ad eventuali investitori…

    chris

  4. utente anonimo ha detto:

    Epperò sei uno dei POCHISSIMISSIMI linkati nel nuovo blog di Lucasofri.

    Vai così.

    Luca

  5. NicVancouver ha detto:

    Al povero Gordon Brown è toccato difendersi dall’assalto musicale del suo futuro rivale, David Cameron, il conservatore che ama gli smiths e i radiohead:

    http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk_politics/4585264.stm

  6. utente anonimo ha detto:

    certo, l’inferiorita’ musicale italiana e’ un fatto di lingua e di cultura e immaginario popolare insieme. mesi fa Gordon Brown nel suo discorso semiufficiale di autocandidatura alla successione di Blair ha citato gli Arctic Monkeys (peraltro in una pessima battuta, del tipo we care about the Arctic Monkeys, but more about the Artic…). ecco, Veltroni cosa potrebbe citare nel suo discorso tra un paio d’anni?

    e cmq a Brown piacciono i Coldplay

    http://observer.guardian.co.uk/politics/story/0,,1879738,00.html

  7. utente anonimo ha detto:

    Non mi toccare Jared Leto! In requiem for a dream è fantastico e la colonna sonora è fantastica…il suo gruppo rock invece se lo poteva risparmiare…

  8. Hotellunge ha detto:

    ink, se vuoi vengo in radio e ti do un paio di ceffoni gratuiti, tanto per fare ascolto..:)

  9. utente anonimo ha detto:

    “la cosa sta già accadendo, anche se non è detto che sia necessariamente per il ruolo di veejay”

    qualcuno che “conosciamo”?

    mario

  10. 403 ha detto:

    conoscendo la ridotta percezione del resto del mondo tipica degli americani, non so se sia esattamente il fulcro della questione.

    Se si parlasse solo di cultura sarei anche d’accordo ma qui si parla sopratutto di soldi e il mercato musicale è forse quello che più di ogni altro assomiglia (ed è sempre di più) un mercato unico.

    Il fatto che un blog musicale possa suscitare interesse per un disco o una band contemporaneamente in USA e in UK già non è poco, poi tutto il resto del mondo è un di più, sono d’accordo, ma che un po’ pesa (e, col tempo, peserà sempre di più m’immagino).

  11. inkiostro ha detto:

    Disorder, la cosa sta già accadendo, anche se non è detto che sia necessariamente per il ruolo di veejay. Non è neanche detto sia un male, nè ovviamente che sia un bene. Chi vivrà vedrà, insomma.

  12. Disorder79 ha detto:

    Touchè, sono uscito fuori tema. Comunque è tutta questione di tempo: magari prima o poi anche la nostra Mtv, dopo aver inglobato la musica “indie”, si accaparrerà anche qualche blogger gggiovane, per dare una svecchiata al suo parco viggièi (e dire “visto? non prendiamo più facce carine, ma ggente che se ne intende ed è davvero alternativa”)…

  13. inkiostro ha detto:

    _F.: sono curioso: c’era gente?
    _Disorder: stavo parlando di blog e mondo musicale, non di altro. Altrimenti non ne usciamo vivi..

  14. utente anonimo ha detto:

    e poi leto è famoso credo solo per prendere un sacco di cartoni su fight club e per amabilmente copulato per anni con scarlett johansson

    junkiepop

  15. Disorder79 ha detto:

    Ma scusa e la Lucarelli dove la mettiamo? Certo, una cosa sono le risse rock’n’roll e un’altra i reality della D’Urso…

  16. utente anonimo ha detto:

    Proprio perché non hai mai parlato di lei!e sì che è venuta pure ad esibirsi nel teatro della tua (nostra) città natale..Dai, la chitarra sa suonarla bene (…). F.

  17. inkiostro ha detto:

    _F.: perchè Violante Placido dovrebbe assalirmi? Per il mio irresistibile sex-appeal? Peraltro non mi sembra neanche di aver mai parlato di lei..
    [e sì che forse avrei dovuto… Anche se Amore mio infinito parla già da sè]
    _Isbn: la questione però non è gigantismo americano VS genuinità nostrana. E’ una cosa più specifica: nel caso dei blog e della scena musicale, più o meno indipendente, è un bene? E’ un male?
    _Junkiepop: non ricordo di aver avuto rimostranze vip per cose dette in radio o sul blog. Però quello succede abbastanza spesso, anche da noi.
    _Kit: la faccia di Stereogum non è particolarmente riconoscibile (lo è di più, fatte le dovute proporzioni, quella di Enzo Polaroid, per dire); credo si sia presentato, o che sia stato indicato da qualcuno.
    _403: d’accordo su tutta la linea, anche se, conoscendo la ridotta percezione del resto del mondo tipica degli americani, non so se sia esattamente il fulcro della questione. Ne è comunque una componente, quello sicuro.

  18. 403 ha detto:

    Soldi e risse col jet set, e tutto questo tenendo un blog; non credo di essere l’unico a trovare altamente fantascientifica questa associazione.

    Perché? I blog sono editoria, dal basso ma pur sempre editoria. Un blogger di successo diventa – grossomodo – come un giornalista di successo, anzi per il forte tratto personale che spesso ha questo tipo di editoria, magari il blogger può diventare “personaggio” più facilmente del suo collega della carta stampata.

    Da noi succederà mai?

    Non penso, e non è neanche una questione legata alla diffusione dell’internet per l’italico suolo, credo sia banalmente una questione di lingua.

    Un blog musicale in inglese non lo leggono solo i cittadini statunitensi, inglesi, neozzelandesi, canadesi, autraliani, namibiani etc. (e già basterebbe a fare la differenza) ma lo leggi pure tu, lo leggo pure io, Scott Lapatine quanti blog in italiano leggerà? E i suoi lettori quanti ne leggono?

    I blog in inglese (ovunque siano pubblicati) hanno la potenzialità di diventare dei veri mezzi di comunicazione di massa (è la natura del web, pochi o tanti lettori diffusi su tutto il globo), i nostri blog in intaliano sono destinati (al meglio) a una fama locale piccina picciò…

  19. utente anonimo ha detto:

    Se hanno menato il tizio di Stereogum, chissà cosa farebbero a quelli di Pitchfork :-D
    Ma ok a parte il fatto che Jared Leto è un noto ubriacone locale e che Stati Uniti sembra ci siano più giri di soldi e pubblicità derivanti dai blog e cose simili, da noi non si potrebbe mai verificare una cosa simile…cioè quante facce di blogger sono riconoscibili, e quindi menabili?
    Kit

  20. utente anonimo ha detto:

    una volta carlo verdone (e gianmarco tognazzi e alessandro gassman) si incazzarono parecchio per quello che dissi di loro in radio.

    questo è stato il mio apice

    la mia risposta a stereogum (ma anche no..lol..)

    junkiepop

  21. isbn ha detto:

    in america tutto è elevato all’ennesima potenza. e questo molto spesso non è un bene.

    forse è meglio tenerci la nostra mediocrità italica. a volte

  22. utente anonimo ha detto:

    A te cosa potrebbe mai capitare? Essere assalito dalla bella e brava Violante Placido che, non sazia di averci offerto per anni parti da cane, s’è messa pure a fare la cantante..Però ti ci vedo ad uno di quei party..peccato che qui da noi per partecipare puoi solo ricorrere al solito escamotage all’italiana: essere un amico di un amico di un amico..F.