Se passi buona parte di una radiosa domenica pomeriggio di metà Giugno chiuso in casa a sgrassare la cucina con Cillit Bang, buttando al vento con colpevole quanto non richiesta vocazione al martirio la metà precisa delle tue possibilità settimanali di mettere il naso all’aria aperta mentre il sole è ancora (o già) alto nel cielo, può essere che ci sia qualcosa che non va.
Ma quando più che la pura soddisfazione per averlo fatto è l’insano piacere nel raccontarlo ad esserne il motore, forse è davvero il caso di preoccuparsi. E non meravigliarsi se si passa tutta la settimana successiva a fingere di non interrogarsi sul modo in cui si passerà il weekend dopo; in pole position l’ipotesi di riordinare tutti i cd secondo l’ordine cromatico del dorsino, come nel retro della copertina dell’EP dei Disco Drive. Ma era solo un’idea.
Se poi prendi una decisione più o meno alle 3 di notte del venerdì sera, decidendo di cedere e di accettare un generoso invito a passare un paio di giorni al mare, probabilmente devi ringraziare il cielo per lo scampato pericolo; salvo poi pentirti della decisione circa un’ora dopo, durante una lotta titanica con le formiche alate che, alla faccia delle proprietà corrosive del Cillit Bang, hanno deciso di perseverare nella pratica che le vede farsi un giretto in massa nella tua cucina tutte le notti intorno alle 3 per poi sparire chissà dove verso le 7. Ma, se dio vuole, a volte pentirsi comporta conseguenze più complicate che tirare dritto, e la pigrizia finisce col pagare.
Qualora, inoltre, dovessi poi trovarti alle 10 di domenica sera ancora in costume, a ballare This charming man nell’unico Bagno rock’n’roll della riviera adriatica e forse del mondo (un posto in cui ci sono 40 gradi e la gente gira con gli anfibi e la polo a righe, e in cui Meg e il cantante dei Linea 77 camminano sul bagnasciuga mano nella mano), pieno di endofine per la giornata di sole mare pineta cazzate Jpod racchettoni Ghilardi grigliata Fischerspooner, può darsi che l’immagine che hai di te stesso abbia bisogno di essere un tantino rivista. Perchè, certo, sei stato a leggere Coupland sotto l’ombrellone e hai trovato interessante discutere dell’ipotesi per cui la copertina bianca con barcode e il dorsino di inchiostro colorato dei libri delle Edizioni ISBN siano appositamente pensati per completarsi l’un l’altro in un unico tripudio psichedelico (a causa delle inevitabili ditate di inchiostro -sciolto dal caldo- sulla copertina), ma a chi la vuoi dare a bere, era domenica ed eri sulla riviera romagnola, quindi poche palle, sei uno qualunque anche tu. Se hai guardato le frecce tricolore sopra Cervia, hai seguito la partita dell’Italia mangiando il pesce e hai lanciato un paio di occhiate di troppo a qualche ragazza in costume, probabilmente non sei poi un caso così disperato, anche se ti ritieni tale.
E se per scrivere questo post hai dovuto controllare la grafia precisa di Cillit bang, hai scritto ben due volte la parola dorsino e hai usato almeno sette proposizioni condizionali di fila, forse è il caso di chiuderla qua. E, in futuro, di porsi meno condizioni.
@ Chris: Guarda che sono Zonda…
Le frecce tricolori le ho viste anch’io. Sabato e domenica.
grazie. qua è sempre rnr. ma la prossima volta presentati!
Mitico Hana! La rivoluzione copernicana dell’estate…
buon proposito per le vacanze estive, direi ;-)
anch’io hana bi. prima o poi anche io. ciao, Dorsino Cillit Bang ;)
Meg e il cantante dei Linea 77 che camminano sul bagnasciuga mano nella mano… che immagine tenera…
Domenica scorsa dobbiamo avere avuto tutti, o almeno quelli che piú o meno bazzicano questi luoghi, circa la stessa idea (ma non sono passato per l’HanaBi).
l’hanabi è bello, però non è l’unico, anche il dolce lucia di sabato è molto rock’n’roll :D
Ma dove è il bagnasciuga indie in Riviera???Voglio prendere il sole a strisce anche io!
Quella cosa tra racchettoni e grigliata non è la prof. di italiano del liceo, vero? O, eventualmente, l’ex edicolante della piazza?