Ieri sera The Black Heart Procession all’Estragon. Come previsto, uno splendido concerto, come prova l’effetto noto come piallatura emotiva tipicamente provocato dai live della band. Su tutte hanno lasciato il segno Square Heart, Tropics of love, Guess I’ll forget you e la recente The letter, una delle ballate migliori mai scritte dalla band di San Diego.
The Black Heart Procession – The letter (MP3)
A latere, un estratto dell’intervista rilasciata dal cantante Pall Jenkins al Denver Post, che in qualche modo ci riguarda:
Q: I’ve heard your band is more popular in Europe, particularly Italy, than in the States. Is that true?
A: It’s not massive but we’ll have like 800 people at a show. We have more of a cult following there. Italians have fine taste. I like both American and European audiences, but in Europe the food’s definitely better and you always have a cool, interesting place to check out and decent hotels.
Q: BHP recently collaborated with Solbakken for the "In the Fishtank" series, and you have written songs for The Album Leaf and Ugly Casanova. Any future plans of that sort?
A: (BHP) has been working on an album with Calexico for a while. It will include some more collaborative stuff and then a couple songs of each of ours that are separate.
L’ormai leggendario tributo ai Red Red Meat è sempre più vicino.
mi associo con tutti quelli che sono rimasti delusi. assolutamente non all’altezza. oggi come oggi in giro c’è di molto meglio.
chris
secondo me si vede che sono in rodagio, però non mi lamento. Neanche della nuova versione di Blue Tears.
http://www.indiessolvenza.blogspot.com
(l’unico che forse non mi piace è il tastierista violinista (quando suona le tastiere), il bassista è veramente un treno, gran suono e gran botta, il batterista. Vabbè. Suona anche nei Modest Mouse, è il compagno di una Sleater-Kinney… insomma: massimo rispetto (soprattutto per aver suonato un’ora e un quarto con il tutore)
per me è stato un gran concerto, come al solito emozionante
ma loro han fatto pena, ‘sta volta
anche se non ci son stato
e non li conosco
M.
Anche ieri a Roma è stato un concerto emozionante (a parte la pessima acustica ed un problema tecnico durante un pezzo).
Poi, se andiamo a vedere bene, sono stati tutt’altro per impeccabili, e i loro pezzi sono tutt’altro che originali, ma forse ci piacciono anche perché sono così, sgangherati e fuori moda.
ma dai regaz, che gran concerto?
i pezzi nuovi sono da denuncia e dopo metà concerto, se non fosse per l’attaccamento emotivo a certi pezzi, scattava pure l’effetto piano bar.
delusione.
Fmc
Il nuovo Estragon è bello per quanto vuoto… fa molto base del Nevata..
inkie, non c’entra nulla ma, ho bisogno di una radio on line, che passi buona musica on line… in real audio… insomma… per adesso mi sto arrangiando ascoltando le vecchie puntate di loser…
aiutatemi, ho bisogno di sottofondi per le mie lunghe notti di lavoro.
links?
L£BBIA
Io li vedevo tipo per la quinta volta, e non saprei dire qual è stato il concerto migliore, sono sempre eccezionali. Poi, certo, nel cortile del palazzo ducale di Ferrara era un’altra storia, ma dipendeva più dal contesto che dal concerto in sè. Il nuovo Estragon è grande e freddo e sicuramente non è l’ideale per band di questo genere; purtroppo la dimensione ideale a Bologna non c’è, quindi bisogna accontentarsi. In ogni caso, gran concerto.
ma noi poveri pirla che li vedevamo per la prima volta eravamo contentissimi.
Insomma..Di tutti i loro concerti visti il meno intenso. Non brutto, ma rispetto al passato vari punti in meno. All’uscita non ero il solo a pensarla così
vero, un concerto bellissimo ed emozionante. io sono stato appoggiato alla transenna tutto il tempo, con la bocca aperta quando non scattando fotine e micro-filmatini. e che dire della versione lentissima e straziante di Blue Tears? lacrimuccia. “the moment for a drink”. che uomaccio.