venerdì, 10/03/2006

A little cloud

La musica dei Perturbazione, da sempre, mi fa pensare a Joyce. Come cosa suona un po’ strana, me ne rendo conto; e certo se si prendono le divagazioni più cervellotiche dell’Ulisse o il periodare sperimentale di Finnegan’s Wake i punti di contatto, a ben vedere, sono pochi un po’ in tutti i sensi. C’è però un racconto in particolare che mi fa pensare a loro, ovvero Una piccola nube, dalla raccolta Dubliners. A parte le ovvie affinitità metereologiche e il concetto per eccellenza pop dell’attenzione altra alle piccole cose, ad accomunarli c’è la rara capacità di vedere e mostrare epifanie cariche di senso anche in cose che sembrano non aver più nulla da dire, che siano gli sguardi bassi di Little Chandler come gli anni sbagliati ma diversi nascosti dietro una ‘e’ aperta o chiusa.
E venendo, dalla gente di Dublino alla gente di Torino, mercoledì scorso a Murato i Perturbazione sono stati protagonisti di uno sgangheratissimo set in duo, in cui Tommaso Cerasuolo (voce) e Gigi Giancursi (chitarra e cori) hanno proposto versioni all’osso di parecchi pezzi dei loro ultimi due dischi (su tutti una magistrale I complicati pretesti del come e Il senso della vite, irresistibile anche in chiave acustica) e varie cover, tra cui la riuscitissima e inattesa reinterpretazione di John Wayne Gacy, Jr. di Sufjan Stevens e I don’t want to spoil the party dei Beatles. Hanno poi riproposto i tre pezzi che avevano già suonato il pomeriggio nel salotto del Maestro di Cerimonie Fede Bernocchi dai cugini di Radio Città del Capo, ovvero il classico Agosto (che anche con una chitarra sola rende in maniera insospettabile, non credevo), una versione quasi dylaniana della controversa Se Mi Scrivi e la sentita cover di I will follow you into the dark dall’ultimo dei Death Cab for Cutie. Piccole epifanie tra amici, praticamente.

Perturbazione – Agosto (Live @ RCdC) (MP3)
Perturbazione – Se Mi Scrivi (Live @ RCdC) (MP3)
Perturbazione – I will follow you into the dark (Death Cab for Cutie) (Live @ RCdC) (MP3)

18 Commenti a “A little cloud”:

  1. codyallen ha detto:

    Se incominciamo a lamentarci di 8 Euri…

  2. inkiostro ha detto:

    La citazione migliore è evidentemente quella di Distilleria, che sarà il mio epitaffio quando finalmente chiuderò questo blog, cosa ogni giorno imminente da un paio d’anni a questa parte.
    Venendo al prezzo del concerto, per una band come i Perturbazione 8 euro non mi sembrano poi troppi…se non siamo disposti a dargli qualche soldo neanche quando fanno eventi particolari come questi non vedo come possiamo pretendere che riescano a campare di musica. E’ il solito circolo vizioso, ma non facciamo finta di esserne parte anche noi..

  3. 14mocs ha detto:

    anzi 8e!!!!

  4. 14mocs ha detto:

    li ho sentiti a bologna di sfuggita perchè nel localino [zoo cafè] si pagava 5e, troppi per per il posticino “de sinistra” cossssì diverso dal sottobosco della città del cinese. Meglio i soldi peri montenegro, niente contro i perturbazione anche se la carica mi sembra facciano fatica a darla.

  5. utente anonimo ha detto:

    Noto cambiamenti nel template…

    Corrado

  6. sand ha detto:

    ma per caso quella foto è stata fatta l’estate scorsa al six days sonic madness? c’ero anch’io.

  7. NicVancouver ha detto:

    A little cloud è di gran lunga il preferito dei dubliner (anche se quello perfetto è the dead). Come sempre ottimi gusti ;)

  8. AyeyeBrazorv ha detto:

    agosto è un brano che mi colpì alla sua uscita, l’ho riscoperto in questi giorni. molto emozionante.

    Ricordate il video?

  9. utente anonimo ha detto:

    che invidia, murato diventa sempre più imperdibile.. peccato sia infrasettimanale.

    merci per gli mp3 :)

  10. MarinaP ha detto:

    oddio, con tutta la mia mancanza di amore nei confronti della band di cui sopra, come sai, alla cover di Sufjan avrei davvero voluto presenziare.

  11. utente anonimo ha detto:

    Meglio le spalle strette…

    Miss Under-Pressure Abin

  12. utente anonimo ha detto:

    medo: bastaaaaaaaaaaaaaaa

    perchè non chiudi i tuoi commenti con “una volta qui era tutta campagna” e altre frasi del genere?

  13. utente anonimo ha detto:

    Vidi i Perturbazione 5 o 6 anni fa (credo..) al Velvet di Rimini…facevano da spalla agli afterhours…..devo ammettere che non mi impressionarono più di tanto allora…Li ho rivisti questa’anno un paio di volte (la prima quest’estate..) e sono rimasto letteralmente stupito dal fascino “casalingo e intimo” della loro proposta musicale……Roba da matti…

  14. codyallen ha detto:

    Grandissimi. Come sempre. Ogni loro concerto e’ unico.

  15. medo ha detto:

    La cosa assurda era il biglietto d’ingresso. Vergognoso, mi hanno detto che era di 8 Euro!!! (Spiegazioni?)

    E lo dice uno che ha organizzato oltre 50 concerti (e 3 festival); che facendo il lavoro che fa ora in questa merda di Italia, che odia la cultura e la sfrutta, non ha la possibilità di gustarsi questi eventi…

  16. china ha detto:

    Per non parlare della citazione:

    Ma il corso del giorno che scrosta parole e cancella l’inkiostro, coi complicati pretesti del come.

    :p

  17. ilpensionante ha detto:

    Bello…i complicati pretesti avrei gradito parecchio sentirla…

    :-)

  18. utente anonimo ha detto:

    Ma dai…?? che flash la cover dei death Cab!!

    Dariella.