I leccaméle
Lo saprete già: la settimana scorsa la Apple ha presentato l’iPod video. Nonostante si tratti di un prodotto già superato e con caratteristiche tecniche abbastanza ridicole (come ha spiegato nei dettagli Suzukimaruti), la notizia è stata rilanciata dalla stampa con la consueta esaltazione che da anni accompagna ogni ruttino di Steve Jobs. Non so voi, ma io è da un po’ che mi sono stufato dell’hype esagerato che circonda il lancio di ogni prodotto (persino un mouse) della casa di Cupertino. E, a leggere il grande editoriale di Jack Shafner su Slate, non sono il solo:
The inordinate amount of attention paid to Apple’s launches must be, in part, a function of the company’s skill at throwing media events, stoking the rumor mills, and seducing the consuming masses. All this, plus the chatter-inducing creativity of Apple’s ad campaigns, and its practice of putting its machines in pretty boxes make writing about Apple products more interesting than assessing the latest iterations of the ThinkPad or Microsoft Office.
The Apple Polishers è un’analisi lucidissima del fenomeno di vassallaggio mediatico che da anni la Apple è riuscito ad ottenere per i suoi prodotti. Merita la lettura.
L’articolo su Slate è interessante, solo che mi è parso addirittura ingenuo laddove dà troppo credito agli asseriti poteri ipnotici di Jobs nei confronti dei media; questi, soprattutto quando non si tratta di riviste specializzate, si comportano come in qualunque altro “caso” appunto mediatico: con superficialità e pubblicando troppo, fin quando si stufano e non ne parlano più (ora è decisamente il momento della Mela).
Come quando esce l’articolone del giornale autorevole e compassato di turno che afferma che gli U2 sono la più grande rock band del pianeta. Lo sai che è così e non ci fai nemmeno più caso e non ti aspetti qualcosa di diverso.
Certo, dal NYT mi aspetterei un atteggiamento un po’ più equilibrato….o forse no.
Rampino
_Enzo: grazie, troppo buono. Ne sono molto fiero, in effetti.
_Icepick: è inutile, come al solito parteggiamo innatamente per il più sfigato, come facevamo per la Apple quando era più un monumento ai primi anni del personal computing e all’idea di think different che altro. Ora il vecchio slogan di Cupertino fa quasi ridere..
_Deliri Semiotici: io ho appunto uno Zen (micro) e non potrei esserne più soddisfatto.
_Massimoflea: quale notizia esattamente?
Quale grande sostenitore ipod, ringrazio vivamente per la notizia!^^
d’accordo con inchiostro per la risposta ad utente anonimo: che il design sia il migliore non ci piove, ma in quanto a qualità non saprei (vedi i prodotti Creative Zen, ad esempio)
design, anche dei software, migliori di sicuro
intuitività dei programmi pur non intendendomene molto mi pare senza dubbio
solo che sì, finito il fascino iniziale del prodotto “di nicchia” o per fanatici o per idealisti etc. ora ha assunto davvero l’antipatia di chi ha un potere mediatico e una capacità di marketing (cioè di pigliare per il culo il consumatore medio) troppo sviluppati
da consumatore ammirato del prodotto ultimamente sono molto irritato
(Gates comincia a starmi più simpatico causa Jobs, incredibili sti vasi comunicanti)
Icepick
“titolo dell’anno” di inkiostro
_Anonimo: io non ne sono così convinto. Non in termini assoluti, almeno. Costruisce i prodotti con il design migliore, quello sì.
_Luna429: La pubblicità di XP è di una bruttezza rara, ma ho come il sospetto che non siamo noi il suo target.. :O
[quanto ai leccamèle, l’editoriale si riferisce alla stampa, non ai semplici utenti, che giustamente sono fanatici quanto e di cosa gli pare e piace]
Di quella insulsa pubblicità di Windows XP che circola nelle televisioni, ne vogliamo parlare? Non è sfracellamento di coglioni mediatico quello? Se almeno funzionasse…
Fiero di leccare una mela….
Sicuramente hai ragione, ma apaprte l’immagine e tutto ciò che gira intorno e, apparte ciò che è diventato l’ipod in senso lato, costruisce i prodotti (a prezzi accessibili) migliori.