Lost is lost?
Dopo circa un mese di plurime visioni notturne, frenetiche trasmissioni di file via skype e slalom tra le tonnellate di spoiler che si annidavano ovunque, sono finalmente riuscito a mettermi in pari con Lost. Nel corso della visione delle 26 puntate trasmesse finora ho attraversato più o meno tutte le tipologie di reazione, dall’ossessione maniaca alla sfiducia più nera verso una possibile risoluzione sensata della trama, e ho raggiunto ora una bizzarra posizione di equilibrio. Da un lato la fine della prima serie e l’inizio della seconda mi hanno un po’ deluso, e dubito che gli sceneggiatori riusciranno a salvare sia la capra del costante alto livello di tensione che i cavoli della plausibilità e della coerenza; in questo si veda la radicale bocciatura del Guardian segnalata ieri da Wittgenstein. Dall’altro lato, però, è sufficiente dare un’occhiata agli inside-joke del sito della Oceanic Airlines o di quello dei Driveshaft, a post come questo (attenzione, spoiler!) o a deliri interpretativi come la Genetic Mirror Theory (che però puzza enormemente di presa in giro) per accendere una curiosità irrazionale difficilmente eguagliabile. Non resta che aspettare e vedere. Sperando che Lost non si perda.
sei vittima del meccanismo seriale. con la promessa e la sua puntuale frustrazione si crea la serialita’! facci l’abitudine…
perchè non è una fine, fondamentalmente. Ha l’aria di significare ‘mi prendo l’estate per farmi venire qualche idea su come uscire dal casino in cui mi sono ficcato’. Se ci riesce è un genio, ma se non ci riesce ha decisamente fatto il passo più lungo della gamba.
perche’ ti ha deluso la fine della prima serie?
Le perplessità sono inevitabili, ma alla fine secondo me almeno il grosso delle cose tornerà. E se c’è dietro una teoria tipo quella che hai segnalato siamo a posto..