Inkiostro – Palinsesto estivo
Io e le canzoni
Io, le canzoni, le consumo.
Le spremo fino all’ultimo grammo, ne divoro anche i più microscopici lembi, le ingollo fino all’ultimo goccia. A volte ci affondo le mani, le faccio traboccare e metà finisce per terra, altre volte ne assaporo ogni particella come fosse la cosa più preziosa del mondo, e raschio il fondo con un cucchiaio per non perderne neanche un frammento. Io passo alzato con le canzoni tutta la notte, come per sapere come vanno a finire. Scrivo negli spazi vuoti, strappo le pagine e le regalo in giro, a volte pure a degli sconosciuti, quasi sempre a persone che non le apprezzeranno, quasi sempre a persone che non me le restituiranno. Con le canzoni, io ci tappezzo tutta la stanza, le proietto nel cielo, ci cammino su, spesso le cavalco, alcune volte ci volo persino sopra, e guardo dall’alto tutti quei puntini sotto di me, che vanno ancora a piedi. E tutto sembra perfetto da lontano, come canta Ben Gibbard. Io con le canzoni ci faccio l’amore, mi unisco a loro nell’intimo e poi me ne allontano spaventato; ci discuto, ci esco a fare una passeggiata e ci passo le serate a guardare il soffitto. A volte non ci capiamo, litighiamo, finisco per odiarle e per abbandonarle, e spesso ne vengo abbandonato a mia volta.
Di solito, non ci rimane più niente, quando ho finito. Di solito rimangono gusci vuoti, senza neanche una briciola da cercare, o una grammo di polpa su cui accanirsi. E lo scheletro nudo e vuoto fa quasi senso, sembra una di quelle case sventrate in cui vedi la struttura portante senza che dentro ci sia più vita. Ma non le butto via, le canzoni, sono troppo sentimentale. Le conservo come si conservano le scatole di scarpe, che tornano sempre utili, e ogni tanto le tiri fuori e le riempi di nuovo, oppure come i vecchi giornali, tutti in fila in una teca a ricordarti le cose che sono passate, oppure come i vestiti dismessi, da regalare, quando verrà il momento, a qualche cuginetto più piccolo. Oppure, più appropriatamente, come i denti persi da bambino o i capelli tagliati. A ricordarti di cosa sei fatto.
[link originale – 14 maggio 2004]
permal[ink(iostro)]oso
Rampino
ciuccia queste songs e dimmi che ne pensi: c’è una sezione ‘Jukebox’ e anche una ‘Audio’…
lo spazio incriminato è su http://ancorainviaggio.splinder.com
buon ascolto!
earsexplosion:
“buccie”? “24 hanno”?
ma perché invece del nettare non cerchi & trovi l’italiano?
(e niente risposte in romanesco, please)
beh, in ogni caso Earsexplosion tende a parlare sempre in questo modo un po’ arrogante. fa un sacco di legna, come si dice da queste parti. secondo me funziona molto nel criticare i blog. non che ci inzecchi, ma funziona…
fboss:
chiariamo una cosa, ti ringrazio d’avermi dato lo spunto:
il linking in sé non è inutile, anzi, tutt’altro, dai un’occhiata al post che ho fatto da poche ore sul mio music blog in cui tra le altre cose parlo di quanto l’hyperlink sia un fenomeno rivoluzionario.
dunque figuriamoci se in sé per sé, per me (giochi di parole, perdonali) il linking sia un aperdita di tempo.
però c’è modo e modo, c’è come: mille link per post di mp3 di indiemmerda proprio no, non mi vanno giù. non vanno in generale, ecco. che la stragrande maggioranza di post siano linking continuo è pattume informatico nella sua forma più classica.
information overload, shit shitload.
come faccio io? metto un link ogni morte di papa (anche se ripeto: non è il quantitativo che conta, se inkiostro avesse millemila link pregni di significato, intrizziti di sangue, e quant’altro, dovrebbe postarli per dio, e di corsa!) e lo metto brullo, così com’è, non lo faccio tutto carino con le scrittine ecc.
è contorno, è trucco, è abbellire. fa molto indiekid, molto indiechecca, tutti questi indieblog che si assomigliano, questa mafietta, queste lobby, mi fanno tutte quante schifo.
te li potrei citare i blog pieni di link ‘carini’ dell’ennesimi nuovo videoclip o nuovo mp3 di canzone di merda. ma non lo faccio, perchè temo tu li conosca già.
mammara:
ci sono quasi più link che testo. facciamo allora che invece che cieco sei ritardato, happy? :)
Anto: thankyou per il giudizio sul mio music blog (credo alludessi a quello). non precisi però circa in cosa faccia schifo.
se parli dela mancanza dei link carini con le scrittine carine beh, ribalto tutto a complimento. io cerco & trovo il nettare, non le buccie, su quelle inciampano i blog come questo, io no.
A giudicare dal suo blog secondo me il ragazzo i link non li sa fare proprio. Qualcuno glielo spieghi, magari si rilassa.
Io un blog non ce l’ho, ma a me sembra che sto Paganini qua perde un po’ troppo tempo a farsi fustigatore dei costumi altrui per essere davvero credibile. Se i blogger sono tutti un po’ megalomani (ma fa parte del gioco), preferisco di molto chi lo fa con umiltà e tranquillità di chi è convinto di avere tutte le verità e poi ha un blog che fa schifo….
Anto
e poi scusa, riguardo al post che citi: è una rassegna di cose interessanti lette sui blog di recente. a te può anche non fregartene niente, ma mettere il link in quel caso è assolutamente funzionale perchè chi è interessato possa andare direttamente a controllare di persona. cosa c’è di sbagliato?
io sarò sordo o cieco o quel che è. però tu sembri avere problemi con la comprensione del testo. non ho scritto che i link non ci sono (come potrei negare la loro presenza?), ho scritto che a me sembra assurdo considerare questo blog *solo* come un contenitore di link carini. secondo me c’è molto di più. poi, ognuno è libero di pensarla come gli pare.
esploso, fammi capire una cosa: secondo te uno non può impaginare bene il proprio post con immagini o link, o meglio secondo te mettere dei link è una perdita di tempo?
Io non so come fai tu, ma inserire un link è una questione di un paio di secondi…
un esempio di post recente che fa quasi ridere, o sudar freddo, a scelta:
http://www.inkiostro.splinder.com/1124293294#5495803
ma quanto ci avrà messo a fare tutti quei linkini carini con il testo del cazzo?
e meno male che s’è detta persona con poco tempo!
e meno male anche che tu non li vedi, tutti ‘sti link!! :D
cioè, non vedi i link ovunque? 200 per post (praticamente il post intero).
beh, allora sarà pure un pò assurdo, ma tu sei un pò sordo.
o cieco.
non difendo inkiostro perchè non ne ha bisogno. dico solo che ridurlo ad un blog di linkini carini mi sembra piuttosto assurdo.
massimoflea:
quando il personale diventa pubblico,
il pubblico può, anzi deve, criticare.
più in generale ci si fanno pompini vicendevoli, pechè si hanno cazzi ma nada palle.
Io di mio ho (anche) palle
MarinaP:
cioè, non ho diritto (?!?!!) a criticare un qualcosa solo perchè tu lo ritieni utile?
mi sembra un tantino pretenziosa la cosa, da parte tua. :)
La critica è qualcosa di prezioso per un’opera (che vi piaccia o meno, ch elo pretenda o meno, questa è un’opera, è un qualcosa di scritto), ogni cosa che viene criticata dovrebbe esser felice di esser cnsiderata e dunque criticata.
E’ interesse, è studio.
Inoltre, questa volta la mia critica era positiva, mi piaceva l’intervento che pareva fresco (in tutti i sensi, anche se vecchio in realtà e chissà preso da dove) ecc.
ma non potevo fare a meno di contrapporne il gradimenti ala sgradevole solita ordinaria amministrazione fatta di link (di cui, falla finita, non te ne sbatti neanche tu. ne cliccherai 1 su 1000 se il grasso cola bene e cola forte).
ridimensionarmi?
son 24 hanno che ho smesso di pensarci, è una prospettiva sbagliata: bisogna espandersi, in tutti i sensi. bisogna ambire.
essere, non linkare
Ma per i Paganini c’è un reparto apposito come per i Napoleone?
Magenta, chiedo venia. E’ che ultimamente sono molto impegnato in una sordida questione di pompe, e in questi casi, non so bene perchè, la mia autostima si abbassa vertiginosamente. Vedrò se in giornata riesco a mandarti la “fenomelogia del cencio come metafora della condizione contadina nell’Italia rurale del 700”. Non garantisco, però.
scusami, earsex, ma non credo che tu abbia diritto di sparare a zero su di uno dei blog che, personalmente, ritengo meno “inutili” dei millecentoquarantinque diari del cazzo di cui non frega un cazzo a nessuno.
Non hai proprio niente da fare? uno logicamente dovrebbe dedurre questo. Perchè passare del tempo a rompere i màroni a qualcuno di cui si dice vivere perfettamente senza (e, per di più, detestare)? Sarà che Inkiostro passa un pò del suo tempo a scovare link-pattumiera (tanto più che per me spesso non lo sono ma poco importa), ma tra quello ed il lasciare commenti-pattumiera trovo decisamente più interessante la prima attività. Scusami se te lo dico, ma il mio consiglio è: ridimensionati.
Inkiostro, ti ricordo che abbiamo in sospeso la stesura di quel saggio sulla ribollita e questa cosa che tu non hai pretesa e presunzione di parlare di nulla comincia a darmi sui nervi. A vantaggio della tua produttività artistica sulla cucina del Chianti posso accettare che tu replichi post che già di per sè non sono altro che repliche, ma per lo meno poi mandami almeno 4 cartelle in giornata. Ho assolutamente bisogno che mi mandi come minimo il capitolo sul cavolo nero.
avrei dovuto scriverlo precedentemente…come si può criticare un diario personale!?
ci sn critiche in atto vedo..
inkiostro, ma tu chi sei?
il punto è questo, mi pare, dato che mi pare di te e su di te (in ogni senso) si stia parlando.
tu sei una persona come tante, anch’io sono una, ma sono unico, altresì, tu replichi. questa è la differenza, non so, è un pò come se io fossi Paganini e tu Zucchero: copi. copi dei file e li incolli sul tuo blog, io copio delle idee dal mio cervello, dal mio cuore, e le scrivo sul mio blog.
tu copi dei link che sono su tanti altri blog, e si, mi pare tutto così inutile.. cenere. carbone. copie.
perdi una vertigine di tempo a fare i link carini del cazzo, con le scrittine e quelle diavolerie di cui capisco poco in quanto lingua che non parlo.
non lo so, ma non mi piace. è utile, lo uso, come usi un trattore, magari giusto un pò più fancy, e un pò meno utile.
però si, mi fa schifo al cazzo. tutti i vostri blog uguali dimmerda, indiekids, mi fanno schifo al cazzo. non li leggo, li uso.
quando sarete unici vi leggerò, io leggo solo documenti unici, di rado ho letto in vita mia una poesia più di una volta, sai?!
non replico. nemmeno post vecchi un attimo, figurarsi un anno (mi sono accorto solo ora che il tuo è vecchio tanto, tanto vecchio).
divento violento con voi perchè siete così inoffensivi.. !
non so, troppi link. troppo carino.
e troppa poca bellezza. cristo
Apprendo con dolore che consideri questo blog “un pò come un fastfood dimmerda”; immagino che me ne farò una ragione.
La mia frase completa è “Io non ho pretesa e presunzione di parlare di niente, se non di quello che mi gira per la testa” e il significato è piuttosto chiaro e ben diverso da quanto hai fatto intendere tu. Se vogliamo parlare parliamo pure, ma se vuoi monologare, per farlo hai già un blog che ha un sacco di stile in più di questo, se non erro.
inkiostro, scrivere “io non ho pretesa di parlare di niente” su un blog personale mi sembra un tantino un controsenso.
Io si, ho tale pretesa e presunzione, altrimenti non parlerei, non scriverei. fila, no?!
bizzarrie, link su link, mp3 inutili, boh.. non è proprio il mio stile, -non è proprio stile-
ti ripeto_ ti uso, spesso mi fornisci un servizio veloce, indolore, un pò come un fastfood dimmerda. ecco, sei il mio fast food di mp3 e news, ma letterariamente il tuo diario vale assai poco, come quelli, IDENTICI, di tanti indiekids ridicoli e inutili.
e puoi starmi a dire che non hai pretese finché ti pare ma se si scrive, se si pubblica, se si mette in rete, qualche pretesa la si ha, altrimenti che cazzo lo fai a fà? :)
ciò non toglie che il tuo ultimo post, ammesso che sia tuo, mi è piaciuto, dunque mi complimentavo e indirettamente ringraziavo.
thankyou.
ears, a parte che sei palesemente una checca isterica, ma lo guardi ogni tanto il tuo blog? O hai da fare con Micheal? Mi raccomando il preservativo.
Io non ho pretesa e presunzione di parlare di niente, se non di quello che mi gira per la testa. Che quasi sempre sono cose trovate in rete, che siano canzoni, bizzarrie o sterie d’arte varia. Talvolta no, ma è più l’eccezione che la regola. Per scrivere di qualcosa con cognizione di causa, che sia un disco o la bellezza del mio ombelico, servono due cose: tempo e ispirazione. Cose che a me ultimamente spesso mancano. E quando le ho, di solito, le dedico ad altro. Non sempre, però.
[grazie a tutti per i com(pli)menti]
medo, non so, leggo questo weblog come leggo weblog connessi a questo, in più modi, ergo weblog linkati a questo di conoscenti e con le stesse modalità d’edizione: linkaggi su linkaggi e sciorinamenti su sciorinamenti di mp3 di inutil-indie ecc.
molti blog sono simili in questo, molti blog di indiekids italiani, molto tipicamente.
non so, non mi piace. leggo e lo uso e getto come delle lenti di un giorno, di un momento, ci sono link interessanti talvolta! o mp3 decenti, questo è raro come è rara la musica veramente preziosa, ma per lo più è pattume informatico. se penso a tutto il tempo che gente butta nel fare i link ”carini” con il testo del cazzo invece che del link brullo, semplice, mi viene una vertigine.
io ho un altro concetto di music blog, senza link del cazzo ad una lobby del cazzo, senza mille linkini di mille mp3 inutile, non sono una google news indie del cazzo.
ho la pretesa, e la presunzione di parlare di musica. io.
“Finalmente” un bel post: mi pare un’affermazione – oserei dire – sbagliata. Inkiostro ha sempre un certo livello di output. (E comunque ieri sera gli Artemoltobuffa a Brescia i comunisti li han fatti suonare in una tenda in una situazione angosciante. No, volevo far presente che a volte chi organizza considera gli artisti peggio che dei cani.)
bellissimo
finalmente un bel post, invece she la solita sfilza di link sfibranti e sfibrati.
eh, me lo ricordo questo post. Quasi impareggiato.
io no :) le ascolto solo, in genere.