Inkiostro – Palinsesto estivo
Non ascoltarmi, sto mentendo
Ho un sacco di idee, ma spesso non interessano neanche a me; quindi le metto nel blog. Sono seriamente convinto che quando si è depressi e/o stressati dovrebbe essere preclusa la possibilità di postare. Tutto ciò vale anche per i (rari) giorni in cui si è euforici. Per non parlare, ovviamente, dei momenti in cui si è ubriachi o sotto l’effetto di qualsivoglia sostanza psicotropa: in quel tipo si situazioni ci dovrebbe essere un meccanismo che inibisce il caricamento della homepage di Splinder. O che ritarda di almeno 24 ore la pubblicazione del post, il che è in effetti quasi la stessa cosa, visto che una spietata cancellazione sarebbe a quel punto quasi certa. Credo che a un certo punto -presto, di solito- la persona e il blogger diventino due entità talmente separate che se si incontrassero una sera in un pub non solo non si starebbero simpatici, ma non saprebbero neanche di cosa parlare. Finirebbero per guardarsi le scarpe farfugliando frasi di circostanza, sperando che arrivi presto qualcuno a salvarli. Penso che non dovreste commentare questo post dicendo che ho ragione (vile) o che ho torto (facile); se proprio volete farlo (ma così rischiate di compiacermi, quindi forse non è il caso), provate ad inventarvi qualcosa di originale.
[20 ottobre 2004 – qui]
Io avrei un sacco di argomenti invece. Quel che è certo, però, è che come diceva Woody Allen non vorrei mai essere membro di un club che mi accettasse tra i suoi membri.
il mio problema è parlare di me stesso senza parlarne. come possa qualcuno essere interessato al risultato mi sfugge, ma qualcuno lo è. peraltro, non uscirei mai a bere una birra con me. non saprei proprio di che parlare…
_Fra: posso farcela. posso uscire dal tunnel.
[No]
_Doc: più che altro il rovescio della medaglia, direi.
The dark side of inkiostro? Mi piace…
.doc
beh
diciamo che è un post senza link
dai
:-)
fra