A summer wasting (il caldo fa sudare flussi di coscienza)
La mia citazione preferita relativa all’Estate e A summer wasting dei Belle & Sebastian, anche se le mie Estati alla fine non le considero quasi mai sprecate, ed anzi questa in particolare è fatta di una tale quantità di pieni a fronte di un’esigua fisiologia di vuoti che è l’innata tendenza a pensare che da qualche parte ci sia sempre qualcosa di meglio e il languore per la mancanza di languore a causare il solito ingenuo autocompiacimento. Eppure Bologna, bagnata sudante di un caldo criminale, riserva serate in osterie clamorose, piazze vocianti e sodalizi inattesi e irregolari. E persino quando al lavoro si finisce in ciabatte, si sta tutto il giorno alle prese con le pompe (no, non quelle pompe) e si creano insolite solidarietà telefoniche tra non-vacanzieri con clienti e colleghi sparsi in giro per l’Italia, mentre di là adesso c’è un colonia di formiche arrivata oggi -evidentemente anche loro vogliono fare un po’ di vacanza- c’è dietro una consapevolezza dell’entità seria di tanto valore, che non è chiaro in quale modo la situazione potrebbe davvero andare significativamente meglio. C’è pure in giro un altro bel pezzo nuovo del disco dei Death Cab (Marching bands of Manhattan, qui per servirvi), una serie di romanzi invitanti sul comodino, una valigia piena che non si capisce bene se va svuotata o riempita ancora e un paio di mail importanti che attendono risposta. Da queste parti, di questi tempi, non c’è bisogno di mete rutilanti, progetti che non saranno rispettati o eventi che andranno ricordati. Ci si accontenta di poco, quest’anno, e si gode di quello che gli altri non consumano. Si gode degli sprechi dell’Estate degli altri: ecco cosa vuol dire A summer wasting.
Eh, Bologna opulenta, lavoro e morsi di vacanze…tienila piena, la valigia!
Parlando dei video di ieri…
qualcuno è carino, qualcuno meno.
I più: Faint, Fat Boy, Smoosh, Xiu Xiu.
Bel post, le ultime due frasi sono da commozione.
no, non quelle estati
Death Cab Death Cab!
e poi bisogna portare a passeggio il cane che non abbiamo
ricorda