Le coperte di Linus
_Quando, una settimana fa, l’ho inserito nel Currently reading, ho immediatamente ricevuto due mail a riguardo. Non succede spesso.
_Ne hanno scritto bene praticamente ovunque, anche in luoghi in cui, di solito, di cose del genere non si parla.
_Tutto questo hype rischiava di farmelo diventare antipatico: quante volte un libro, un disco o un film finisce per sembrarci sopravvalutato solo perchè ne parlano tutti? Ma sono bastate poche pagine, per capire che questa volta non sarebbe successo.
_Da ragazzino leggevo un sacco di fumetti. Americani, giapponesi, qualcosa di italiano: da qualche parte a casa dei miei ce ne devono essere scatoloni pieni. Intorno ai 20 anni o giù di lì ho smesso; non ricordo perchè (le solite pippe del tipo ‘stai diventando grande’ le avevo già superate intorno ai 14 anni, quindi non c’entrano) ma è successo. E in momenti tipo questi me ne dispiaccio assai e faccio voto di ricominciare.
_L’ho iniziato una sera prima di andare a letto, ed erano quasi le 2. Nonostante l’obbligo di un’alzataccia la mattina dopo, alle 3 ero ancora lì, inchiodato dalle sue quasi 600 pagine. Anche questo non succede spesso. E, più che altro, non succedeva da tempo.
_Uno può imbrigliarlo in decine di definizioni: romanzo di formazione a fumetti, intensa e candida autobiografia, poetico ritratto fatto di piccole cose e mille altre, ma la verità è che Blankets di Craig Thompson bisogna leggerlo e basta. Non cambierà la vita, e non cambierà la storia del fumetto (nè le sue sorti come arte immeritatamente e snobbisticamente sottovalutata), ma vi lascerà qualcosa. Qualcosa che dopo, come fosse la coperta di Linus, vorrete tenervi ben stretto.
scusate, è una curiosità genuina: ma da cosa lo capite che è tradotto male?
dovete vedere “il grande male” che titolo che ha a londra.
allora: in italiano sono tradotti male entrambi (addio chunky rice è scandaloso).
In inglese: io ho girato tutta bologna e roma per trovarli e non c’è stato verso.
Alla fine ha vinto amazon.
qualcuno sa se si trova in lingua originale?
addio chunky rice è tradotto malissimo, purtroppo.
mi manca. ma se lo dice gecco, lo recupero senza meno.
io preferisco “addio chunky rice” sempre di thompson.
ah ultimO!:D
una coperta pesante, per così dire :O
il problema è che il volume è grosso e pesa un sacco.. percui leggerlo comporta un grosso sforzo per braccia e polsi…. ma ne vale la pena….
dj nepo
Bastardo mi hai persuaso! Bastardo!
ma se fa schifo perchè bisogna leggerlo