E batto il piede
E’ autunno; per quelli come me, intrinsecamente predisposti alla musica malinconica e alle serate meditative, è praticamente un invito a riscoprire misconosciuti cantautori folk, dischi pop intimisti e rarefatti affreschi indietronici, smettendo di ascoltare tutto il resto. Proprio per questo motivo, però, sarebbe il caso di assegnare un premio come benefattori dell’umanità a quei gruppi che riescono a bucare la cappa di brumosa inerzia autunnale per farmi battere il piede e fornirmi qualche canzone che mi dia la carica la mattina.
Ci sono i Bloc Party, che non hanno ancora pubblicato un disco ma solo una manciata di singoli, che si collocano da qualche parte tra lo standard punk-funk (ormai) d’ordinanza, la stessa new wave che piace tanto agli Interpol (i quali, guarda caso, se li stanno portando in giro come gruppo di supporto; così a inizio Dicembre potremo toccare con mano) e certo brit-pop metà anni ’90 (ascoltate la -dichiaratamente- spudorata Pulp Song, poi ditemi); la loro Banquet al primo ascolto è già un classico.
I disappear dei The Faint, invece, ci ha messo un po’ a conquistarmi, ma ora non mi molla più: il singolo di Wet from birth, uscito per mamma Saddle Creek, è appiccicoso oltre ogni dire, ed è buono tanto per il discman quanto per il dancefloor. Anche il resto del disco non è niente male, muovendosi tra la new wave più classica e sfumature che non dispiacerebbero a Trent Reznor o ai devoti della electro meno leccata.
Poi ci sono i Q and not U di Power, che hanno abbandonato il classico stampo dei gruppi Dischord per ibridarlo con suoni da un lato più danzerecci, dall’altro più accessibili. Io, che col post punk non vado granchè d’accordo, gradisco e ringrazio.
E batto il piede.
“Banquet” piaceva prima a me, solo che ho il vizio di non dirlo mai sul blog :P
che vi devo dire, una volta ogni tanto si può anche assecondare i bassi istinti, no?
Bello bello bello, nomi nuovi finalmente
I disappear è da un mese in heavy rotation mattutina a Sherwood. Bloc Party non ci vado pazzo, però riconosco che sono ‘funzionali’. Figurati io, se vado d’accordo col (post)punk. Per fortuna che venerdì arriva un di quei complessi brumosi…
Sui Faint ho fatto per un po’ lo snob.
Ma ora batto il piedino pure io.
M.
Consigli interessanti. Proverò, grazie.
After