Tra i movimenti quei momenti
Come forse avete intuito -o forse, giustamente, non ve ne frega nulla- ultimamente da queste parti il tempo libero scarseggia. Ovviamente, molto dipende da cosa si intende per libero; diciamo che è il tempo da impiegare nel blog che scarseggia, che è meglio. Del resto, non appena riesco a staccarmi un minuto dal computer mi sdraio sul letto ad ascoltare un po’ di musica, come i ballatoni clamorosi con cui si conclude l’ultimo disco di Nick Cave (presto ne scrivo, prometto), un vecchio pezzo dei Perturbazione con un testo da paura –La corda di vetro– fattomi riscoprire dalla reinterpretazione di Giaccone e Congiu, e la tristissima canzone del nuovo disco di Styrofoam cantata dall’amato Ben Gibbard. Le ultime due le potete sentire stasera alle 21 su Airbag (103.1 FM a Bologna oppure in streaming), le prime magari no perchè un minimo di senso della misura da qualche parte ce l’ho ancora. Ma qui mi fermo, chè in questo periodo mi sento molto melodrammatico, e se continuo così un Poverino’s non me lo leva nessuno.
sì, vabbè Woland, ma se vinco io con un post del genere è un vero scandalo. Motivo per cui, ovviamente, la vittoria spetta a me. :)
ahahah chiedi e ti sarà dato :D
Con questo post, in nomination per i Poverino’s della settimana.
mah, oggi come oggi torino rulez mica tanto, e mi spiace parecchio dirlo. intendiamoci, c’è tanta roba e spesso di buon, se non ottimo, livello, ma manca il nome nuovo da parecchio (troppo) tempo. confido molto nell’esordio sulla lunga distanza dei disco drive, ma poi?
La corda di vetro ha un testo davvero bellissimo, i Perturbazione ci hanno preso in pieno. Non sapevo ci fosse in giro una cover, me la procurerò.
secondo me torino rules, ma un pelino meno di qualche anno fa…
Pochi cazzi, musicalmente Torino rules.. :)
ah, si ascolta una canzone senza finale, eh? mi fa piacere ;)