Grazie di esistere
Si fa presto a dire «basta parlare di blog». Io vi capisco, voi che continuate a ripetermelo, e che alzate gli occhi al cielo ogni volta che menziono un blogger, un post o qualcosa letto in giro; vi capisco, e probabilmente farei lo stesso. Sembra una setta da cui siete esclusi, col suo linguaggio in codice, un ritmo velocissimo cui non si riesce a stare dietro (..«a mano a mano che il nostro mondo sembra ‘accelerare’»..), e tutti questi blogorroici che scrivono scrivono scrivono e sono convintissimi che agli altri debba fregare qualcosa di quello che pensano. Vi capisco, e mi dispiace un po’ per voi, che rifiutando questo mondo, e che trattandolo con la puzza sotto il naso vi perdete il solito geniale post de laLaura e quello couplandianissimo di Enzo, la poesia pura di Distilleria (ve lo ripeto: questo blog è sottovalutato), questo post strappalacrime di Zazie (e il mio gatto preferito, Mamolo -detto il Tarlino-, è morto proprio quel giorno), la monumentale riflessione di Leonardo sulla società e l’immigrazione (in tre parti: uno, due e tre; leggetela, perchè quest’uomo meriterebbe una rubrica fissa sul più letto dei giornali), e ce ne sarebbero altri da citare ma mi fermo qui. Mi spiace un po’ per voi; ma sono terribilmente contento per me.
mi si perdoni la domanda. ma che significa che un blog è sottovalutato?!
wilde side________*
Leonardo molto geniale sempre.
m.
distilleria (come fio) uno di quei blog che non commento per paura di sporcare
su distilleria non potrei essere piu’ d’accordo. dovrebbe essere la pagina iniziale dei browser di mezza italia. ma ripensandoci forse lei non gradirebbe;)
mi dispiace che il racconto sia risultato strappalacrime.. non era quella l’intenzione. ma grazie:)
una cosa al volo: distilleria è sottovalutato in modo impressionante. è, giuro, una delle cose migliori dal punto di vista poetico – qualitativo che ci siano.