Cosa ho scoperto a Musica nelle Valli
Musica nelle Valli -festival di musica indi(e)pendente organizzato da Fooltribe, giunto quest’anno alla sua nona edizione- era una di quelle piccole leggende che, non essendoci mai stato, non ero mai riuscito a spiegarmi. Per quale motivo la sua fama è tanta e tale, la gente viene da lontano e pianta la tenda su un prato per non mancare all’evento, a fronte di un cartellone non certo prodigo di grandi nomi? Ieri ci sono stato, e ho capito. L’atmosfera è quello che conta. E il cartellone non ha interesse a snocciolare nomi troppo noti, perchè anzi fa della scoperta sua caratteristica e vanto. E infatti ho scoperto un sacco di cose.
+ Ho scoperto che esiste un festival che vedi da lontano, perchè un tendone da circo in mezzo ai campi della bassa ferrarese non si può non notare. Un festival in cui sul palco avvertono che un’auto con la targa tal dei tali ha lasciato le luci accese. E in cui il capo della baracca lo trovi dopo il concerto all’uscita, con una torcia in mano, a guidare le macchine fuori dal parcheggio. E questi sono solo 3 esempi a caso.
+ Ho scoperto che le Black Candy, da sempre propagandate dai Polaroidi, e che finora non mio avevano mai colpito granchè, sul palco sono fenomenali. La sfrontatezza della Mara, la foga di Amarezza e la timidezza di Alice creano una combinazione al contempo esaltante e esilarante. Il loro set è stato uno dei migliori della giornata; poco importa se le canzoni sono sempre troppo sghembe: non sono quello che conta, o almeno non solo.
+ Ho scoperto che Vittoria Burattini (ex batterista dei Massimo Volume, ora nei Franklin Delano) non ha perso il tocco. E che il suo nuovo gruppo non è davvero niente male.
+ Ho scoperto che conoscevo un sacco di volti. Ogni volta che mi trovo in situazioni del genere non me ne capacito; ma dove l’ho conosciuta tutta ‘sta gente?
+ Ho scoperto che in Italia c’è un gruppo che fa punk funk, che lo fa bene e che questo gruppo di chiama Disco Drive.
+ Ho scoperto che gli El Guapo fanno ballare anche i punkettoni più intransigenti, e questo piccolo miracolo la dice lunga sulla loro capacità di mischiare le carte e sulla qualità del loro suono. Già lo sapevo, ma dal vivo è diverso. Giovedì come si fa a non bissare?
+ Ho scoperto che tutti cantavano il ritornello di Pitagora degli Altro. Anch’io, che quella canzone l’avevo sentita una volta. Poco meno di due minuti di leggenda underground: Io credevo che noi fossimo uno, soltanto uno (scaricatela, è in free download dalla loro pagina web).
+ Ho scoperto che l’anno prossimo ci torno.
ero tra quelli sotto gianni che cantavano pitagora. l’ho chiesta io:) l’anno prossimo ci incontriamo, grande blog!
I Disco Drive piacciono assai anche a me.
é stato bello incontrare la tua faccia simpatica Ink.!speriamo di vederci presto!bacetti. Bea
Ewan nuotava nei narcisi, se non sbaglio.
I crochi (sono così carini, ma hanno un nome che suona indegnamente, ndr) sono quelli che Re Silvio odorava leziosamente in mezzo a un’assurda aiuola prefabbricata nel suo giardino di Arcore, ritratto in una foto dell’elegante volumetto “Una storia italiana” (e i crochi NON profumano, ndr)
Ottimo festival! La prima volta che son venuto 4o5 anni fà c’erano solo tre gruppi nel cortile di una scuola(con un palchetto sfasciato) Se continuano cosi’ rischiano di diventare uno dei festival italiani più importanti! Grandi anche i Chinese Stars!
c’ero anche io! (e ci saro’ giovedi’!)
correggo: voi che navigate da Filosofia. E le Black Candy sanno parlare eccome, per di più con quella gentile cadenza modenese che tutti amiamo.
noi di filosofia siamo bastian contrari specialmente perchè non facciamo filosofia…. :)
Perchè, le black candy sanno parlare? Notevole…
+ francifra: semper.
+ Miss: peccato che il prato intorno non fosse pieno di crochi (o quello che erano) ma banale granoturco appena nato, anche se qualcuno sosteneva fossero cipolle.
+ littelp: uuuu!
+ Tusaichi: ah, voi di filosofia, sempre a fare i bastian contrari… [Alle Black Candy avresti dovuto dire come la pensavi, ci sono abituate, sanno rispondere a tono, e anche questo è un po’ il loro bello]
ho scoperto che con tutti i campi che c’erano intorno, e il bisogno di manodopera che c’è, non si vede perchè i gruppi presenti non abbiano colto l’occasione per seguire il loro vero istinto e diventare indiezappatori. Gran guadagno per tutti. Le Black Candies fanno cagare Alcazzo, e non solo lui.
Tusaichi, maestro di katana.
grandi gli altro!!
Ti ci vedo proprio, tutto felice… che di solito per far contento te, si salvi chi può ;-)
E poi il tendone da circo fa molto Big Fish…un quadretto su misura, insomma!
w la musica. In ogni forma ed occasione