venerdì, 28/05/2004

nessun titolo

Coco, Rosie, io e noi
Sierra Casady mi ha dato un bacio e una fragola. Blanca Casady aveva uno sguardo contemporaneamente malizioso e anestetizzato. Sierra e Blanca sono le Cocorosie, sono bellissime, e sanno far innamorare tutti, uomini e donne, di loro e della loro musica. A tavola si facevano i dispetti esattamente come le bambine che vorrebbero ancora essere, bevevano vino pugliese e ci sorridevano. Un altro pianeta.
Non sapevo se sarebbe valsa la pena di percorrere due volte tutta la Romagna e il Montefeltro -350 Km, più o meno- per esserci. Lo speravo, e già il frammento di soundcheck carpito, il cortile del museo, l’atmosfera creata dalle sorelline e organizzata in modo assolutamente impeccabile da Antonio, è bastata come conferma. Poi è arrivata la gente, ci siamo seduti e vabbè, quando ne è già valsa la pena ci si può rilassare. Ed è proprio quando ci si rilassa che si abbassano le difese; ed essere indifesi davanti ad una serata del genere equivale ad essere condannati.
Il concerto è stato strepitoso. Se su disco il loro indiefolk (vabbè) non mi convince in toto, dal vivo le presunte sorelline sono semplicemente una meraviglia. Sierra gorgheggia, fa i controcanti e suona la chitarra, la tastiera o l’arpa, mentre Blanca miagola con una voce incredibile melodie inattese e parole incomprensibili, e bricca con gli strumenti giocattolo. E questo misto di giri di do arpeggiati in modo elementare, semplici cantilene etiliche, straordinarie esibizioni vocali e Clementoni sound non può non toccare qualcosa dentro, qualcosa di grosso che solo di rado si fa toccare. Eppure, una volta tornato a casa, non pensavo semplicemente alla bellezza del concerto; pensavo, invece, che era bello non essere stato da solo. Perchè non condividere un’esperienza così bella sarebbe stato un crimine.
[se siete masochisti, e non vi è bastato questo post per pentirvi di non esserci stati, guardate qui (con foto!), qui (senza permalink), qui (senza spocchia), e qui (ma domani scompare)]




4 Commenti a “nessun titolo”:

  1. utente anonimo ha detto:

    Le ho viste a Catania.

    Sposo emozioni con la perversa lentezza di chi sa di far impazzire uomini e donne, colpendoli in pieno fegato. Viziate, capricciose, affette da rabndagismo entropico.

    In sostanza, finte psicopatiche.

    La miagolatrice di sapri (Bianca) è scappata. Sierra s’è fatta avvicinare. 20 secondi…timidamente (io più di lei)… poi via. no no. non son io brutto!!!

    Vorrei loro testi.

    Non li trovo.

    Aiuto.

    ricambio.

    antodepantis@tiscali.it

  2. Y ha detto:

    Devo dire che non hanno lasciato intatto neppure uno di noi… Peccato poi la solita incombenza della sveglia alle 6 e non essere venuto con voi a cena (tanto a quel punto, due o tre in più non faceva mica differenza, no?) ;P

  3. valido ha detto:

    Madonna cos’è, una cover di Madonna? E Brooklyn? E’ “No sleep ‘till Brooklyn” dei Beastie Boys?

  4. fio ha detto:

    e allora visto che Lei, cioè Io, non ha memoria, affida ai tuoi commenti la scaletta della serata, così come l’hanno scritta loro:
    Gold Rush
    Terrible Angels
    Left Han Shoe
    B—B
    Good Friday
    Tekno
    ______Lyla
    Not 4 Sale
    Madonna
    Brooklyn
    O Sailer
    By Your Side.