Concerto anche sì, disco anche no
Quando si dice che esistono gruppi da disco e gruppi da concerto, non si dice mica una cazzata. Di certe band non mi sognerei mai di ascoltare un disco. Di certe altre sì, ma mica spesso. Eppure, dal vivo, le stesse band sono in grado di fare concerti grandiosi, farti battere il piede, e ridere, e saltare, inquietarti e giocare a piacimento con il tuo umore. Anche se non hai il minimo interesse ad ascoltarli su disco. Oppure se il significato che hanno in versione registrata è inequivocabilmente diverso (peggiore?) rispetto alla loro versione in carne, ossa, sudore e urla.
Prendete i Numbers. A parte il fatto che fino a due ore prima del concerto non sapevo neanche chi fossero (e sì che sono uno dei 5 gruppi migliori al mondo!), non credo sarei in grado di sopportarne più di un paio di pezzi di fila su disco, e non ho il minimo interesse a procurarmene. Al concerto invece mi sono divertito un sacco, complice il fatto che l’Ekidna di Migliarina è un posto incredibile, una ex scuola elementare persa nelle brume del carpigiano in cui le ragazze sono bellissime, i volti sono quasi tutti noti, sulle pareti ci sono appesi i fumetti di Tuono Pettinato, intorno allo specchio del bagno c’è scritto il testo di I’ll be your mirror e l’atmosfera è anche più che amichevole. Per una recensione vera, guardate qui.
Oppure prendete il concerto dei Liars di ieri: nonostante, come ho anche scritto mesi fa, il loro ultimo disco sia notevole, non l’ho ascoltato poi così tanto (You are the quarry di Morrissey ce l’ho da due giorni e credo l’abbia già superato come numero di ascolti), preferendogli un gran numero di cd più ‘da cameretta’. E nonostante il disco non sia tra i miei preferiti dell’anno, nonostante l’Estragon non mi piaccia affatto, nonostante fossi assordato da una cassa, la loro furia dal vivo mi ha convinto assai, e perdersi nel rumore inquietante prodotto dai tre newyorkesi, con le loro cantilene, le ritmiche inusitate e i rumori assortiti è stata un’esperienza di tutto rispetto. Il disco l’ho già rimesso a posto, insieme agli altri. Ma se ripassano a suonare da queste parti -e ripassano- non me li faccio scappare.
Io suggerisco i Turbonegro e poi corro al riparo dalla raffica di insulti e ortaggi vari ;)
certo che sono tra le cinque band migliori del mondo, insieme a liars, el guapo, letigre ed uno che ora non mi vine in mente ma c’è – suggerimenti? – :)
oggi non faccio che lasciare faccine in giro, in quei cinque minuti che mi prendo tra la 223/90 e la 249/97. I am I am the girl.
Sarà il pessimo gusto nella scelta dei supporter, sarà perchè a momenti sarei tornato a casa sfigurato (o magari non sarei tornato per niente, sigh!), sarà perchè erano completamente andati, onestamente i Liars li preferisco su disco..
anche con una chitarra che fa un baffo a Jack White..
blood….blood….blood….blood….
Blood… Brothers… Blood… Brothers… Blood… Brothers… (detto a una mezza via fra Broken Witch e uno sbavante Homer Simpson)