This mess we’re in
Aiuto, la situazione mi è ormai sfuggita di mano. La mia stanza ha ufficialmente assunto una volontà propria, e non riesco più a gestirla; il casino è tale e tanto che credo alzerò bandiera bianca e mi farò ingoiare da esso senza opporre resistenza, come un vulcaniano assimilato da un Borg. Visto che la mia macchina digitale è oltreoceano non posso mandarvi una foto, mi limiterò a descrivervela.
[un bel respiro]
Metà pavimento della stanza è occupato dagli avanzi della festa dell’altra sera, tra cui una cassa di birra, una damigiana di vino, 5 o 6 sacchetti pieni di alcolici ed analcolici di varia natura, patatine di marche ignote e tovagliolini di carta, e due colombe. Dietro di esse un copritermosifone (sic) smontato mesi fa, son sopra un casco integrale, la sciarpa di Max, i guanti di Ma3got (non sono feticista, se li sono dimenticati), e quel che resta della toga che indossavo l’altra sera. Di fianco ad essi, su un comodino, c’è un bel quadro di Vettriano, che appenderò quando, alla prossima laurea, mi regaleranno un trapano e dei fischer, e ancora di fianco una chitarra un po’ impolverata (mea culpa, mea culpa). Poco più avanti c’è un tavolino Ikea da 10 € con sopra varie riviste vecchie, dei disegni (originali) di Black Hair, una suoletta fuoriuscita dalle mie ciabatte in decomposizione, e una cravatta ancora confezionata; il tutto sul solito tappeto del cui colore originale si è persa memoria. Sul letto ci sono i cd che sto preparando per la puntata di Airbag di stasera (dalle 21 sui 103.1 FM, in streaming o in mp3), un cuscino con sopra scritto l’indirizzo di questo blog (sic) e vari vestiti appallottolati. Sul comodino, vicino alla cassa dello stereo, c’è una LavaLamp (spenta), una copia de Le città invisibili di Calvino che mi dà da pensare e un flyer del Covo. Sulla scrivania ci sono una trentina di cd tra cui spiccano un numero insolitamente alto di cd originali, la discografia completa degli Smiths (thanx to balotta) e un paio di promo introvabili anche negli States (ma se li vogliono glieli rimando volentieri). Poco sotto c’è un DVD omaggio della prima puntata di 24 (grazie per la dritta), una copia di Urban, degli occhiali da sole e un sacchetto del Mel Bookstore contente il nuovo libro di Emidio Clementi, l’ultimo Zadie Smith e questa Jeanette Winterson che tutti consigliano con veemenza. Di fianco c’è la scatola della LavaLamp con infilato dentro un portacravatte da armadio (e se qualcuno mi spiega anche come va usato correttamente mi fa un favore), e lì vicino una stilografica ancora impacchettata, un cellulare e un’agenda. In mezzo a tutto questo, ci sono io. Vi prego, aiutatemi.
l’autoreferenziale Enver avrà mille difetti, ma non la camera -e la casa- disordinata. E’ poco indie, lo ammetto.
Fortuna che ti sono simpatico…a quelli antipatici che gli fai, gli lasci i sacchetti incendiati pieni di merda davanti alla porta di casa? :)
[ahimè, la mia autoreferenzialità ha innumerevoli manifestazioni -tra cui ovviamente il blog- ma gli mp3 della radio non sono tra essi…come probabilmente non hai notato è la radio stessa a metterli automaticamente online..]
…rippare in mp3 le proprie puntate radio è l’apice dell’autoreferenzialità.
Ti fai anche i bacini allo specchio alla sera?
Ok la smetto,
mi sei simpatico!
Molto.
mi piacerebbe che dal tuo armadio uscisse qualcuno a riempirti di mazzate a colpi di ananas !?!
Mutandato!
Gli smiths mi piaciono da morire, leggo urban, ma a ‘sto punto me ne dovrei quasi vergognare visto che sono pane quotidiano di inkiostro!
Mutandato!
stai tranquillo caro i tuoi contenitori ti aspettano……….il chili m’avrà fatto mettere su un chilo….no, non è finito con le luci di Natale, è stato bene apprezzato dal mio stomaco…one kiss
+ Alice: insomma, dirmi che gli aiuti non servono…ti pare carino?
+ Marina: chiedi al tuo inquilino se ha trovato pure due contenitori da cibo, chè non ne ho poi così tanti.. ah, poi del chili che ne hai fatto, ci hai davvero condito la pasta? Oppure è finito in credenza insieme a vecchi numeri di Rumore e al ripiano del frigo? ;-)
+ Ganz: c’è una differenza, casa tua è pure sporca, la mia è incasinata ma almeno non c’è il fango per terra… sì si, lo so, la colpa è del resto degli animali della Fattoria.. :) [e no, la sciarpa è proprio di Max, risale niente meno che a Capodanno]
+ Regina: no, chè poi mi si sciolgono i cd e ci tengo; poi con tutto l’acool che c’è nei sacchetti non credo rimarrebbe molto della casa..
consiglio un’igienica fiamma ossidrica,guarda in men che non si dica tornerai ad un sobrio minimal…
se la tua camera è in disordine casa nostra che cos’è? Un diorama di dresda nel ’45? [informazioen di servizio: se la sciarpa non fosse di max so io di chi è].
eh, mi sa che non posso avere voce in capitolo. Posso solo avere il premio della peggiore donna di casa d’Italia. Oggi il mio coinquilino ha pulito tutto ed io mi vergogno del mio nulla.
Bella descrizione;-)
ognuno ha il suo casino, nella stanza e nella vita. Gli aiuti servono a poco;-)
Solitaire: The singing butler.
Fio: allora una volta ti invito, almeno ti senti a casa.. :)
Curiosità: quale quadro di Vettriano?
hai descritto anche la mia stanza. complimenti. pensavo di essere l’unica persona in grado di ridurre in quello stato una camera, ma evidentemente sono in buona compagnia :)