martedì, 27/01/2004

To a sash of snow

To a sash of snow
Di solito abbassa le tapparelle quando il sole è appena tramontato. Non che sia fissato, in realtà; è solo che abita al piano terra, e la luce che arriva dai lampioni, di sera -quando ho le luci basse- gli dà un po’ fastidio. La sua camera ha due finestre, una di fronte all’altra, che si guardano da pareti opposte, e con la luce che proviene da fuori a volte ha l’impressione che la sua stanza continui nel cortile. Quando è notte, e si sta facendo i fatti suoi, non è una bella sensazione.
Stasera, però, è una sera diversa. Poco fa è uscito; la scusa era andare a noleggiare un film, ma in realtà voleva solo fare quattro passi sotto la neve, che cadeva ininterrotta da cinque o sei ore. Sentirne il rumore sotto gli anfibi, essere costretto a socchiudere gli occhi per vedere la strada, e notare le spalle bianche già dopo pochi passi. Girare l’angolo, arrivare a via San Mamolo, e godere sadicamente per le macchine che faticano a salire verso i colli, e per gli sguardi preoccupati e le espressioni corrucciate delle persone che incrocia. E che non vi salti in mente di dire che questa osservazione rovina tutta la poesia: la furia (?) degli elementi e l’effetto destabilizzante di una cosa ordinaria come una nevicata l’aumenta, piuttosto.
Stasera, dicevo, è una sera diversa, stasera le sue tapparelle sono aperte. Ascolta i Kings of Convenience -l’associazione di idee norvegia uguale neve è fin troppo ingenua, ma perdonategliela, suvvia- e i lampioni illuminano la sua camera quasi a giorno. Se guarda fuori, però, riesce a vedere la neve che cade. E tanto basta.



9 Commenti a “To a sash of snow”:

  1. Blackhair ha detto:

    io con la neve ho ‘rispolverato’ i Blind Guardian e Loreena McKennitt!!

  2. utente anonimo ha detto:

    no scusate, solo io sono corsa fuori a giocare senza pudore a palle di neve?

  3. utente anonimo ha detto:

    ‘what’s the immaterial substance..?’ ingenuo, sarà ingenuo, ma io sono per i kings of convenience.. non è male essere ingenui, almeno ognitanto..

  4. utente anonimo ha detto:

    solo io ascoltavo satie?

  5. inkiostro ha detto:

    Meglio il ‘se tutto questo cielo stesse in una cartolina’ dei Perturbazione…Somewhere over the rainbow ormai è un copyright delle commedie sentimentali hollywoodiane e senza titoli di coda mi fa uno strano effetto…
    [per non parlare del fatto che la neve con l’arcobaleno c’entra ben poco.. ;-) ]

  6. utente anonimo ha detto:

    giravo in bici cercando di ricordare le parole di “Somewhere over the rainbow” all’andata, fischiettando la penultima canzone di “In Circolo” al ritorno.

  7. fboss ha detto:

    io con la neve ho rispolverato il primo dei Gomez… Ha pochissimo della neve però avevo voglia comunque di atmosfere che mi facessero andare lontano…

  8. benty ha detto:

    ha nevicato anche qui, ma si è già sciolta. Mi manca la neve