«Almeno sul piano della propositività mitopoietica»
Il team di Spocchia, critica cialtrona alla cialtronaggine ripulita per non morire postmoderni, si lancia in una promettente fenomenologia della sciampista (anche se più che fenomenologico a me sembra un approccio un po’ decostruzionista un po’ Scuola di francoforte). Marcuse sarebbe fiero di loro. Labranca pure.
Una figura chiave, di questa fase della bassa postmodernità è infatti quella della sciampista, intesa ovviamente non come figura lavorativa (colei che lava e friziona i capelli), ma come grado zero paradossalmente condiviso ed efficace della femminilità attuale. La sciampista intrattiene un rapporto residuale con le funzioni (la cura) e gli elementi (l’acqua) della donna e della maternità. La sciampista è colei che oblitera il portato scandaloso e corporeo del proprio genere sessuale, per ridurlo a pura decorazione
in senso più che positivo, il livello è altissimo e sono sicuro che avrà, finalmente e da subito, il gran successo che merita e che si è meritato in tutti questi anni (dalla critica perlomeno)..
tremendo in senso negativo? io invece più l’ascolto più mi piace. cmq il 10 io voterei dulli, gnu tornerà un sacco di volte..
Anche se non ha niente a che fare con questo post, ma per il solo piacere di dirlo (una sorta di riscatto.. :) ), l’album dello gnù è qualcosa di tremendo.. non mi resta che decidere cosa fare il 10 febbraio (gnù o dulli??)..
un saluto