Web RiUsability
Difficile, per chi bazzica parecchio nel web, non avere mai sentito il nome di Jakob Nielsen. Mr. Nielsen (il bell’uomo qui di fianco) è infatti il guru della web usability, la disciplina che, in due parole, si occupa di rendere i siti web più semplici, efficaci e piacevoli da navigare. Nielsen predica la massima sobrietà, aborre l’uso inutile di immagini, disprezza Flash e ogni 2 settimane dispensa consigli e strali dal suo sito web, il celeberrimo UseIt.com . A prescindere dalla bontà delle sue idee (che in linea generale sono condivisibili, ma nello specifico sono un po’ troppo estreme), non si può certo dire che predichi bene e razzoli male: UseIt è minimale fino alla bruttezza, tanto semplice che non ci si perderebbe neanche un bambino (anche se dubito capirebbe di cosa parla) e rispettoso di ogni standard esistente sulla terra e forse anche di qualcun’altro che dev’essere ancora stabilito; immagino sia perfettamente visibile anche su un palmare con schermo da 5″, e scommetto che se il mio vecchio 486 con Windows 3.1 e Netscape 2.0 fosse ancora in attività lo visulizzerebbe come su un Athlon di ultimissima generazione.
Comunque, non è di Nielsen che volevo parlare, ma della singolare competizione lanciata dal sito Built for the future: ReUseIt. L’idea è semplice: visto che il sito di Nielsen è usabilissimo ma davvero brutto, perchè non provare a ridisegnarglielo? In breve la cosa è diventata un vero concorso, con tanto di regole precise e premi, e la cosa sta avendo un notevole successo. Vuoi mettere il gusto di mettere le mani nel barattolo di marmellata di una delle più celebri personalità del web?
Nielsen l’ha presa diplomaticamente. Ma -non è una sorpresa- ha già detto che non userà il risultato.
sinceramente la webusability la vedo una delle solite fregnaccie come il web conten managing che serve a trasformare gente che non ne sa una cippa di informatici in super esperti di web IMHO.
Comunque se c’è gente che lo paga per questo son contento per lui, ci sono persone che spendono una barca di soldi per servizi completamente inutili.
boh
no, quelli sono buoni solo per i pedofili che vogliono comprare droga da qualche spacciatore di pittbull senza museruola. e te lo dico io che me ne intendo.
ma perchè? la musica non si scarica dai siti?
inkiostro, ho letto su repubblica che i blog sono una specie di pagina personale, però pagina non su un giornale, no, ma telematica. insomma, c’è un cervellone su cui qualche hacker abilissimo scrive qualcosa di difficilmente controllabile su chiunque – pensa, pure su di me o su di te. e magari scarica pure musica da napster.
I blog? E cosa sarebbero? Non ci sto dietro a tutte ‘ste mode della rete…
ma nielsen non era anche quello che diceva che la gente in internet “non legge”? No, perchè in quel caso qualcuno dovrebbe avvisarlo che i blog…beh…