martedì, 16/09/2003

nessun titolo

L’esorcista di Rio
Stasera, tanto per cambiare, non sapevo se uscire o no. Alla fine, complice una visita inattesa, la cena tardi e un po’ di cazzeggio, l’inerzia ha avuto il sopravvento e sono rimasto in casa. Una cosa tira l’altra: prima ho lavato i piatti guardando Will e Grace, poi ho notato che ne stavano dando un’altra puntata (due di fila? ma stasera non doveva esseci l’esorcista?), quindi è iniziato un inspiegabile Speciale Lucignolo, atto esclusivamente a ripetere decine di volte che film straordinario sia L’esorcista e quanto sia spaventoso (a letto i bambini e bla bla bla). Ero talmente pieno di ammirazione per la sfacciataggine con cui stavano continuando a procrastinare la messa in onda (non sapevo ancora che, dopo le polemiche dei giorni scorsi, era già stato deciso il rinvio di un’ora) che quasi senza accorgermene mi sono ritrovato a vederne le scene iniziali. E va bene, è arrivato il mio momento di vedere ‘il film più terrorizzante di tutti i tempi’. Vediamo un po’.
Il disappunto è stato notevole. Il ritmo del film è talmente lento che ho rischiato più volte di appisolarmi, la messa in onda di stasera è stata evidentemente flagellata da un numero straordinario di tagli (che sia una sapiente metafora del volto della bambina posseduta?), le interruzioni pubblicitarie sono state lunghe ed insistenti, ed il refrain Conoscete Sergio?!? irrompeva con una tale violenza nei silenzi carichi di tensione del film da risultare assai più spaventoso delle avventure della piccola Regan. Ad un certo punto, forse sotto l’effetto di qualche entità maligna, sono caduto in uno stato di trance e ho cominciato ad avere strane allucinazioni: sembra che padre Karras chieda alla bambina se conosce un tale Sergio di Rio, e che per l’esorcismo usi una bottiglia di Smirnoff Ice al posto dell’acqua santa; la bambina pare non gradire e inizia a vomitare una schifezza verde, forse è la vodka che gli ha fatto andare di traverso la peperonata.
Il film è finito e neanche me ne sono accorto. Quando ho rivisto la pubblicità dello Smirnoff Ice però ho avuto un brivido. Brr.



9 Commenti a “nessun titolo”:

  1. utente anonimo ha detto:

    da Sergio di Rio: fanculo a te e a tua sorella!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  2. ffwd ha detto:

    Sì, lo so che si dice in quel modo, ma parlando di Studio Aperto anche il disappunto di Collodi diventa un fatto di cronaca nera

  3. inkiostro ha detto:

    ‘rivoltellato’? si dice così? io ho sempre detto ‘rivoltato’…

  4. ffwd ha detto:

    Postilla sul settimanale di approfondimento di Studio Aperto: Collodi si sarà rivoltellato nella tomba sentendo “Bambini, è l’ora di andare a letto. è Lucignolo che ve lo dice”

  5. Bull ha detto:

    sagace il tuo post!!!

    Bull

  6. colas ha detto:

    sono il tuo incubo peggiore…SONO SEEEEEEEERGIOOOOOOOOOOOO DI RIOOOOOOOOOOOOOOOOOO…ARGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH

    grande film,ma robert englund spacca(nightmare era un indie rocker, come spiegarsi altrimenti la magliettina a righe che fa tanto thurston moore??)

  7. Achille ha detto:

    mi hai tolto il post di bocca…

  8. adayinthelife ha detto:

    ah. e fanculo a sergio. (scusa il francese).

  9. adayinthelife ha detto:

    ricordo che da piccolo, in occasione della prima tv dell’esorcista, il promo televisivo era fatto con schermo tutto nero e con delle scritte tipo: “il film più spaventoso di tutti i tempi”, “decine di persone soccorse con l’ambulanza al cinema e poi ricoverate” (e se la memoria non mi tradisce in quel momento si vedeva o si sentiva un’ambulanza), e cose del genere. poi l’ho visto, in videocassetta, senza tagli. poi ce ne parlò in maniera piuttosto interessante il nostro professore di religione (laico) al liceo. poi ho visto al cinema la versione nuova. poi l’ho rivisto in videocassetta.
    è un bellissimo film.
    ma il primo nightmare fa molta molta più paura.