giovedì, 11/09/2003

nessun titolo

Storcere il naso
Era stato un incontro dai connotati fatali, di quelli in cui sembra che il destino voglia dirti qualcosa. E io a queste cose, di solito, ci credo: così appena ho potuto ho comprato il disco d’esordio, omonimo, di Terje Nordgarden.
Nordgarden è un personaggio promettente; giovanissimo, cantautore acustico, norvegese trapiantato in Italia (il disco esce per la Stoutmusic ed è prodotto dal leggendario Paolo Benvegnù). Insomma, mi sono disposto all’ascolto del disco sapendo che c’erano gli ingredienti per qualcosa di più di una meteora musicale. Ma forse mi aspettavo troppo. Prima sono stato dubbioso, poi mi sono fatto conquistare dalla manciata di buone canzoni che contiene (in particolare Paint you a picture, ma anche All yr notes e Coming back home), ma alla fine mi sono dovuto arrendere: fato o meno, quel disco non mi avrebbe cambiato la vita. Proprio no.
Intendiamoci, il disco non è niente male, si ascolta bene ed è assolutamente piacevole. Ma una domanda è inevitabile: quando gente come Jeff Buckley o Nick Drake ha detto le stesse cose anni fa (in modo incommensurabilmente più originale e intenso, mi sia concesso), come si fa ad appassionarsi a dischi simili? Fosse stato un po’ più corto (13 canzoni in questo caso sono decisamente troppe), avesse avuto testi migliori e fosse stato costituito tutto di buone canzoni, lo si sarebbe salutato come un promettente disco d’esordio. E invece si è costretti a storcere il naso, a inventarsi giustificazioni e a rifugiarsi dietro i periodi ipotetici dell’irrealtà per parlarne.
Comunque Aspettiamo la prova live, solitamente questo genere di musica dal vivo rende di più. Ecco, l’ho fatto di nuovo, un’altra giustificazione.




3 Commenti a “nessun titolo”:

  1. empty ha detto:

    … sono con te, il disco è troppo lungo e, vabbè che nessuno inventa più nulla, ma … drake&buckey sono veramente vicini. c’è da notare il grande lavoro di p.benvegnù in fase di reg e arrangiamenti … al solito un idolo!

  2. china ha detto:

    ascoltato dal vivo alla radio, lo abbiamo già osservato, è tutta un’altra cosa.

  3. utente anonimo ha detto:

    dal vivo è ottimo