Wired sul Blog noise problem
Dopo The Register, anche Wired oggi pubblica un articolo sul Blog noise problem, ovvero il fenomeno per cui i risultati delle query sui motori di ricerca cominciano ad essere falsate dai tanti blog che escono come risultato, e che spesso parlano solo tangenzialmente di ciò per cui vengono indicizzati. E’ il solito discorso: i blog escono tra i primi risultati perchè sono aggiornati di frequente e sono di solito linkati da parecchi altri siti, mentre in qualche caso le aziende pagano per ottenere risultati che poi risultano inferiori.
Misteriosamente Wired non menziona la voce secondo cui Google si sta preparando ad eliminare i blog dal motore di ricerca principale per relegarli in una sezione tutta per loro. Che fosse una bufala?
Il finale dell’articolo, poi, pare quasi pro-blog:
Eforts by commercial sites to improve positioning appear to be working for basic keywords. Random searches of a dozen generic and proper nouns produced no blogs in the top five results.
However, searches that included the word “hate” along with a generic noun or company name were highly likely to generate a blog among the top results. In searches containing the keywords “hate Microsoft,” “hate Britney Spears,” and “hate liverwurst,” for example, blogs showed up prominently in the results.
Marckini says high rankings of blogs in “hate”-related searches is probably because bloggers use more emotional, informal language on their pages than commercial sites do.
Moreover, he said, “I don’t know that hate has a big commercial application.”
trovate qui una semplice osservazione di Doc Searls a cui i sapientoni di The Register e New York Times non hanno pensato:
“Se gli archivi dei grandi autorevoli giornali non compaiono su Google, è perchè sono a pagamento o perchè non hanno un permalink, e quindi Google non riesce a indicizzarli”
Inutile che poi si lamentino.
Google eliminerà i blog e i blogger elimineranno Google.
…pensa che stavo cercando il nome del portiere USA dei mondiali del ’94
Una strategia di marketing fallimentare, secondo me. I siti che ti ingannano ti fanno imbestialire ancora di più, o almeno per me funziona così.
fossero i blog il problema: prova a cercare su google “mondiali calcio” (facendo la ricerca solo in italia) e guarda un po’ dove porta l’ultimo link della prima pagina di risultati -_-‘