giovedì, 27/03/2003

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Disco solista per Massimo Zamboni
Diceva di aver appeso la chitarra al chiodo, e di volersi dedicare esclusivamente alla scrittura. Ma, si sa, il lupo perde solo il pelo: così Massimo Zamboni, chitarrista di 2 tra i gruppi più importanti nella storia del rock nostrano (CCCP prima e CSI dopo), ha annunciato l’uscita del suo primo disco solista. Già se n’erano avute avvisaglie nelle colonne sonore realizzate dal nostro per due film, Benzina e Velocità Massima, costituite per lo più di erratiche ed evocative chitarre distorte, ed ora lo confermano parallelamente DelRock, RockOl, e lo stesso Zamboni in una videointervista su
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I due libri scritti da Zamboni, In Mongolia in retromarcia e Emilia parabolica, nonostante mirassero alto (o forse proprio per quello) sono passati un po’ inosservati; chissà che il loro autore non ritrovi il mordente perso (e, a giudicare dai lavori dei PGR, non è stato il solo a perderne), e non ci regali una bella sorpresa. Da uno con il suo curriculum è lecito aspettarselo.


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