Essere Niccolò Fabi
Dai tempi di Lasciarsi un giorno a Roma ho un debole per la musica di Niccolò Fabi. Musicista non allineato, un po’ cantautore, un po’ sanremese, un po’ rocker, Niccolò Fabi produce album costeggiando i limiti del music business, rifiutando le lusinghe del singolo commerciale senza perdere la sua caratteristica cifra squisitamente pop. Il tutto con arrangiamenti molto curati -a volte troppo-, una gran bella voce e testi pregevoli. L’ultimo cd, La Cura del Tempo, è molto bello, e contiene almeno due grandi canzoni (il primo singolo E’ non è, un’acuta riflessione sul ‘mestiere’ di cantante, e la struggente ballatona Mimosa, sconsigliata a quelli con la lacrima facile).
Bravo, onesto, intelligente, e pure belloccio. Effettivamente non dev’essere male essere Niccolò Fabi.
[Qui una bella intervista, qui riflessioni sul suo ultimo cd]
mah, a me è sempre piaciuta. Ok, non è Jeff Buckely, ma vista la gente che si sente alla radio…
Sulla voce di Niccolo Fabi ho i miei seri dubbi….
lo conosco e sono d’accordo con te…ha fatto alcuni pezzi (fortuna, racconto d’estate, è già domani) davvero niente male, anche se alla lunga un po’ di perde…purtroppo non ho mai sentito niente dei denovo, anche se conto di colmare questa lacuna non appena ne avrò l’occasione.
concordo su Niccolò Fabi….
in particolare sul pezzo che passa per radio (l’unico che ho ascoltato).
volevo segnalarti un altro cantautore a mio avviso sottovalutato anche se ultimamente tendente ad una zucccherosità piuttosto facile: MARIO VENUTI.
Sarà che i DENOVO (anni ’80) hanno accompagnato la mia adolescenza,
Sarà che se fai attenzione alle strutture melodiche ed armoniche di quel talento che si chiama CARMEN CONSOLI, ci ritroverai tutta la musica di questo quarantenne catanese…
prima o poi ci farò un post
ciao