There’s the moon asking to stay
Ha da poco smesso di nevicare, stavolta ne ha fatta poca. Peccato, visti i precedenti pensavo che i blog portassero fortuna in questo campo. Quando nevica, tutto il resto perde ogni senso. O lo guadagna, non ho ancora ben capito.
Meno 3 giorni ad un esame, e con a malapena il tempo di respirare tra una pagina e l’altra, il tutto complicato dal computer acceso e dallo stereo che manda un concerto di Jeff Buckley a volume troppo elevato vista l’ora. Stringere i denti fino a venerdi, poi ubriacarsi e tornare a preoccuparsi delle cose che contano davvero.
Coming soon: tisana notturna, qualche pagina di David Lodge e morfeo, hopefully.
[Una volta ogni tanto un post personale posso concedermelo…o no? Comunque uccidetemi la prossima volta che divento insopportabilmente meditativo. A volte mi capita, anche se sto cercando di guarire]
certo ovvio….dopo la firma è meglio!! e la sbornia che segue è più bella
mah…io ne farei volentieri a meno… :) la cosa che preferisco dell’università è la sensazione di libertà una volta che il voto è nel libretto… (scontato, ma non meno vero)
sono nella tua stessa situazione…non ho finito tutti i libri e come al solito mi incazzo con me stessa. gli ultimi giorni prima dell’esame danno una scossa di adrenalina particolare….è la cosa che preferisco dell’università!